politica

Asili nido: 3milioni di euro dalla Giunta Regionale per il loro funzionamento. 2mila euro di contributo unitario per i piccoli comuni

martedì 12 dicembre 2006
Ammontano a quasi tre milioni di euro le risorse ripartite dalla Giunta regionale dell’Umbria per il funzionamento degli asili nido comunali. I contributi, derivanti per quasi due terzi da risorse proprie della Regione (L.r. 30/2005) e per la rimanente quota dal fondo nazionale (legge 448/2001), andranno a finanziare le spese di gestione di 72 asili nido (per circa 2milioni 500mila euro) ed il funzionamento (per quasi 98mila euro) di 18 servizi collaterali consolidati. Nel Piano di riparto, che interessa ventinove comuni umbri, si è tenuto conto, come in passato, del numero degli iscritti e della potenzialità di ciascuna struttura. E’ inoltre previsto un finanziamento aggiuntivo per ogni bambino portatore di handicap ed un contributo unitario di 2mila euro per i comuni più piccoli, che incontrano le maggiori difficoltà di carattere economico ed organizzativo. Anche nell’assegnazione dei contributi per i servizi collaterali ci si è basati sul numero degli iscritti, sull’orario settimanale e sul calendario annuale di funzionamento. “Stiamo attraversando un periodo di transizione tra la vecchia legge regionale sui servizi per la prima infanzia e l’attuazione della nuova legge in materia approvata lo scorso anno. Obiettivo dell’attuale normativa - ha spiegato l’assessore regionale all’istruzione Maria Prodi, relatrice dei provvedimenti – è di integrare le diverse politiche per la prima infanzia in un quadro omogeneo di iniziative ed interventi aderente alle necessità dell’utenza e rispondente ad un livello elevato di servizi. La nuova legge ed il relativo Regolamento di attuazione definitivamente approvato ieri dalla Giunta regionale – ha aggiunto Maria Prodi – costituiscono un valido strumento per disciplinare l’intero sistema dei servizi socio educativi per la prima infanzia. Il Regolamento, oltre ad individuare i criteri generali e le modalità necessarie all’ottenimento delle autorizzazioni da parte dei Comuni, chiarisce i requisiti strutturali ed organizzativi per le attività pedagogiche. Siamo inoltre impegnati nella predisposizione, in fase conclusiva, delle linee guida del Piano triennale 2007-2009 e nella elaborazione delle procedure per l’accreditamento delle strutture, indispensabile per il loro riconoscimento e qualificazione”.