politica

Un referendum per cambiare la legge elettorale e per favorire la nascita del partito democratico. Favorevoli 'Cittadini per l'Ulivo'

mercoledì 15 novembre 2006
Recentemente sono stati depositati in Cassazione, per il necessario sindacato di legittimità, due quesiti da sottoporre a referendum riguardanti profonde modifiche da apportare alla vigente legge elettorale per la Camera dei Deputati e per il Senato della Repubblica. Si è costituito un comitato promotore per il referendum, presieduto dal professor Giovanni Guzzetta, docente universitario di Diritto Pubblico. Del comitato fanno parte personalità appartenenti ad entrambi gli “schieramenti” rappresentati attualmente in Parlamento, sia al centro-sinistra che al centro-destra. Fra i più noti è possibile citare Augusto Barbera, Franco Bassanini, Antonio Bassolino, Marco Boato, Willer Bordon, Giuseppe Calderisi, Daniele Capezzone, Sergio Chiamparino, Riccardo Illy, Antonio Martino, Giovanna Melandri, Franco Monaco, Angelo Panebianco, Arturo Parisi, Gianfranco Pasquino. Adriana Poli Bortone, Stefania Prestigiacomo, Ermete Realacci, Michele Salvati, Marco Taradash. Se i due quesiti saranno approvati dalla Cassazione, la raccolta delle firme inizierà nella primavera del prossimo anno. Con il primo quesito ci si propone di attribuire il premio di maggioranza solo alla lista singola (e non più alla coalizione di liste) che abbia ottenuto il maggior numero di seggi. Pertanto tramite questo referendum si fornirà un’energica spinta verso il bipartitismo, riducendo fortemente la frammentazione costituita dall’attuale presenza in Parlamento di numerosi piccoli partiti che condizionano notevolmente le coalizioni. Con il secondo quesito si tende ad eliminare la possibilità per un candidato di presentarsi in più di una circoscrizione. Infatti, secondo il comitato promotore, l’attuale facoltà di candidature multiple sia alla Camera sia al Senato rappresenta uno “scandalo” e questo perché l’eletto in più circoscrizioni diventa “il signore” del destino di tutti gli altri candidati la cui elezione dipende dalla propria opzione. I Cittadini per l’Ulivo di Orvieto intendono sostenere attivamente il referendum elettorale in questione perché ne condividono i contenuti e perché la sua eventuale approvazione determinerebbe l’attuazione di importanti e positive modifiche alla legge elettorale vigente, i cui elementi negativi sono numerosi. Inoltre i Cittadini per l’Ulivo ritengono che il referendum possa contribuire notevolmente al processo di costruzione del partito democratico in quanto favorisce la semplificazione dell’attuale assetto politico. I Cittadini per l’Ulivo infine si dichiarano disponibili, quando se ne presenterà la necessità, a costituire un comitato, che operi nell’Orvietano a sostegno del referendum, ampio e rappresentativo dei diversi soggetti sociali e politici che eventualmente manifesteranno, a livello locale, il proprio interesse nei confronti del referendum.