politica

Aria di fine impero : Forza Italia chiede le dimissioni del Sindaco e della Giunta

venerdì 22 settembre 2006
di laura
Nella difficile situazione di bilancio che l'Amministrazione comunale di Orvieto si trova ad affrontare - difficile e improrogabile per la manovra di riequilibrio che dovrà essere discussa e portata all'approvazione del Consiglio Comunale il prossimo 27 settembre - si insinua con piglio deciso, ad affondare il ferro nella già bruciante ferita, il Coordinamento Comunale di Forza Italia Orvieto che, tramite il portavoce Guido Turreni e di concerto con il vice-coordinatore regionale, il consigliere Raffaele Nevi, oltre a manifestare sconcerto e preoccupazione per il “disastroso stato” del bilancio del Comune di Orvieto, invita il Sindaco e la Giunta Comunale a prendere in seria considerazione la possibilità di rassegnare le dimissioni. Né basta, in quanto anche tutte le forze politiche della maggioranza del Consiglio Comunale “che abbiano ancora un briciolo di serietà e di responsabilità politica”, sono chiamate da FI ad adoperarsi “perché le dimissioni siano rassegnate nel più breve tempo possibile, al fine di non aggravare ulteriormente il già palese dissesto del bilancio, con azioni affannose e sconsiderate volte alla svendita dei 'gioielli di famiglia' in una disperata azione d’emergenza dai risultati tutt'altro che scontati”. Le alienazioni di patrimonio, annunciate ieri da un comunicato del sindaco Mocio come inevitabili per poter procedere a un riequilibrio e a un risanamento del bilancio che richiede nell'immediato, per far fronte alla spesa comunale fino al 31 dicembre, una disponibilità di 6 milioni di euro che in cassa non ci sono, dovrebbero riguardare vari immobili, tra cui negozi e appartamenti nel centro storico, una buona parte dell'immobile delle Zitelle Sperse di Via Pecorelli, l'ex mattatoio, l'istituto professionale, parti della ex caserma Piave e altri beni fino ad arrivare a una cifra che sia superiore ai 6 milioni che occorrono per l'immediato pareggio, in modo da poter utilizzare “l'eccedenza”, insieme ai fondi che potranno essere introitati con la rottura del patto di stabilità, per attuare le azioni previste dalla programmazione politica: complanare, parco archeologico dell'Orvietano, rifunzionalizzazione del centro storico. Nel massimo riserbo degli amministratori, che hanno scelto la via delle “non dichiarazioni”, tutta la manovra dovrebbe essere meglio precisata da un ulteriore comunicato del Sindaco Stefano Mocio, atteso per la giornata di domani. Lo sfondamento del patto - che porterà conseguenze quali il non poter accedere a nuovi mutui, il blocco delle assunzioni e la riduzione del 10% della spesa – è stato ritenuto dagli amministratori più conveniente rispetto al non poter introitare somme già stanziate e disponibili. Ma è indubbio che la situazione è tutt'altro che rosea, anche considerando la posizione di Rifondazione che, trovandosi senza rappresentanza in Consiglio Comunale dopo la sfiducia operata nei confronti di Imbastoni, potrebbe anche decidere di far mancare il proprio appoggio alla coalizione di maggioranza. Una volta effettuata, con le modalità annunciate, la manovra di riequilibrio, potrebbe anche aprirsi una crisi politica. Nel comunicato del Sindaco non si parla delle prospettive per la ex Piave. Ma sembra abbastanza lapalissiano che, se si procederà alla vendita di parte delle ex caserme, non sarà più perseguibile come un piano integrato e univoco quel progetto d'insieme che la città aspettava come possibile volano di rilancio e di sviluppo. Forse non si verificherà quel “fosco scenario del commissariamento” preconizzato da Forza Italia, ma non possiamo negare, all'atmosfera che si respira, una qualche aura da fine impero. Su tutti i fronti il sogno di grandezza di Orvieto sembra incrinarsi. Viene da chiedersi: che sia stata una città “superba”? che abbia voluto costruir piramidi mentre poteva innalzare solo torri? Se così fosse, l'invito è di tornare al principio di realtà senza problemi e senza remore: in fondo, nella loro austera misura, anche le torri possono essere alte e nobili.

Il comunicato stampa di Forza Italia