politica

Sempre aperta la vertenza viaria tra Orvieto e l'Umbria

lunedì 18 settembre 2006

PPer il territorio Orvietano non c’è in atto solo la “Vertenza Treni” e il soddisfacimento delle legittime esigenze dei pendolari ma, più complessivamente, un problema di certezza di collegamenti viari con il resto dell’Umbria e tutto il Centro Italia. Problema, la cui storica precarietà è stata vistosamente evidenziata lo scorso anno dalla frana che si verificò all’altezza dei Fori di Baschi lungo l’Amerina quando, dapprima il blocco per l’emergenza vera e propria, poi quello per la messa in sicurezza, quindi gli interventi di consolidamento del tratto di parete franata, mise a dura prova e con gravissimi disagi pratici e conseguenze economiche, tutto il tessuto socio-economico dell’area di Orvieto che si serve di quell’unica arteria per collegarsi con il perugino e le altre zone dell’Italia centrale. Ma ci sono anche altre questioni aperte, come il finanziamento del 2° stralcio della Complanare e il finanziamento della Variante di Sferracavallo.

Una “Vertenza Viabilità” che ormai non è più rinviabile e che chiede nuove azioni e scelte strategiche, pianificazione e programmazione finanziaria da parte degli Enti preposti, da qui ai prossimi anni. L’incontro odierno dell’Assessore Regionale ai Trasporti e Infrastrutture con gli Amministratori di Orvieto relativamente ai problemi dei collegamenti ferroviari Orvieto-Roma-Firenze, ha toccato anche questo problema primario. In tal senso a margine dell’incontro, il Sindaco, Stefano Mocio e l’Assessore Regionale Giuseppe Mascio hanno fatto il punto dello stato dell’arte rispetto ai suddetti problemi. Il Sindaco dal canto suo ha riconosciuto all’Assessore Regionale l’impegno con cui sta seguendo le diverse priorità che sono aperte sul versante della viabilità principale dell’area orvietana, opere come quella del superamento a monte del problema dei Fori di Baschi, su cui l’Amministrazione Comunale chiede un impegno forte “nero su bianco” – ha precisato - da parte delle Istituzioni e dell’ANAS al fine di porre in atto l’intervento di adeguamento lungo dei Fori di Baschi e lungo la Gola del Forello; o in relazione a quanto sta maturando per il riposizionamento dei flussi di traffico dell’Orvietano rispetto a Civitavecchia. Rispetto a questi temi l’Assessore Regionale ha riferito che c’è un doppio criterio di azioni che riguardano la questione dei collegamenti viari di Orvieto: da un lato la questione delle infrastrutture dall’altro quella dei servizi.

La questione della grande viabilità, della viabilità principale di territorio e dei problemi del trasporto ferroviario – ha affermato Mascio - in questo momento e rispetto ad altre zone dell’Umbria, trova ad Orvieto un punto di maggiore criticità se non di gravi contraddizioni come è il caso della presenza dell’Alta Velocità che, nella nostra regione passa solo per Orvieto ma che, sul fronte dei servizi crea in realtà forti penalizzazioni proprio in questo territorio. Certamente, se dovessimo ricontrattare oggi l’impatto di questa grande infrastruttura, probabilmente i risultati sarebbero ben diversi di quelli che, a suo tempo, non furono ottenuti, sicuramente perché vi fu una sottovalutazione generale rispetto ai problemi di prospettiva che oggi con il mutare delle esigenze e sono emersi”.

Il mio impegno – ha aggiunto - è quello di individuare risorse già a partire dal 2007 per il 2° stralcio della Complanare, attraverso un costante lavoro con la Presidente Lorenzetti; inoltre, in attesa della donazione da parte della Cassa di Risparmio di Orvieto e dell’Associazione Industriali della progettazione dell’intervento sui Fori di Baschi, lavoreremo per il suo inserimento nella programmazione dell’ANAS per il prossimo piano decennale. Inevitabilmente si parla di tempi lunghi e di programmazione decennale, ma facendo leva sul criterio della sicurezza poiché quell’arteria è in frana permanente e sempre attiva, già a partire dal 2007 lavoreremo affinché l’intervento risolutivo venga inserito nel prossimo piano triennale”.


Questa notizia è correlata a:

Le richieste dei pendolari a Trenitalia