politica

Acqua del Tione: se ne discute in Provincia

mercoledì 13 settembre 2006

Tornerà in 2^ Commissione per ulteriori approfondimenti la vicenda legata alla crisi dell’Acqua del Tione di Orvieto, viste le implicazioni di carattere socio-economico che ne derivano per il comprensorio interessato.

Lo ha deciso il Consiglio provinciale di Terni dopo la discussione sollevata da una mozione del Consigliere di AN Mario Montegiove, in cui si chiedeva di conoscere la reale situazione dello stabilimento e quali iniziative siano state intraprese o intenda intraprendere la Provincia di Terni.
A queste domande ha risposto l’Assessore allo Sviluppo economico, Carlo Ottone, sostenendo “di non condividere le scelte effettuate dalla multinazionale, di ritenere determinante l’azione del sindacato a tutela dei lavoratori interessati anche nella fase attuale e di ribadire l’assoluta indisponibilità per ogni modifica dell’utilizzazione industriale delle strutture”.

Particolarmente critico l’intervento del Consigliere Torquato Petrineschi (FI), il quale ha affermato: “Avremmo voluto conoscere le iniziative assunte in merito dal tavolo regionale e dall’attuale Governo nazionale e capire con quali strumenti il comparto delle acque minerali della provincia di Terni può uscire da questa crisi”.

Il Consigliere DS Giorgio Finocchio ha replicato auspicando che “il Governo Prodi, in carica da soli 100 giorni, adotti atti ed iniziative coerenti con questo obiettivo. Ora occorre che il marchio orvietano sia rilanciato con un’intelligente operazione di marketing”. Lo stesso Consigliere ha, quindi, lanciato la proposta di approfondire l’argomento in 2^ Commissione, proposta avallata anche dal Consigliere diessino Giorgio Posti, il quale ha sottolineato la grave crisi occupazionale che sta attraverso il Comprensorio orvietano. Nella replica il Consigliere Montegiove ha aggiunto che “siamo stati testimoni impotenti dei trasferimenti di proprietà a multinazionali, come successo per la TK-AST. E qui si ravvisano forti responsabilità del Governo di centro-sinistra”.

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