politica

Tribunale a rischio chiusura: a difesa una risoluzione unanime del Consiglio provinciale

martedì 18 luglio 2006
Il Tribunale di Orvieto va difeso e valorizzato, anche mediante un ampliamento del territorio di sua competenza. Va in questa direzione una risoluzione approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale di Terni nella seduta di ieri pomeriggio, che impegna il Presidente e la Giunta di Palazzo Bazzani ad “intervenire, insieme alle altre Istituzioni umbre, a salvaguardia del Tribunale di Orvieto chiedendo anche il riequilibrio delle competenze territoriali quale strumento idoneo allo snellimento del lavoro dei Tribunali limitrofi”. L’argomento era stato sollevato da una proposta di ordine del giorno del Consigliere DS Roberto Forbicioni, da una mozione del Capogruppo di AN Mario Montegiove e da un’interpellanza del Consigliere di FI Torquato Petrineschi. La soppressione del Tribunale d’Orvieto, secondo l’Assemblea provinciale, costituirebbe un intervento negativo e dannoso per Orvieto e il suo territorio, con evidente rischio di un ulteriore impoverimento dei servizi ai cittadini. Nel documento si fa notare che “la ventilata soppressione di questa Istituzione potrebbe provocare una riduzione o soppressione di altri servizi pubblici (Uffici finanziari, Commissariato, Guardia di Finanza, Carceri) e rappresenterebbe un serio rischio per le attività professionali che costituiscono l’indotto del presidio di giustizia”. Fatto proprio l’ordine del giorno proposto dall’Ordine degli Avvocati di Orvieto, già approvato dal Consiglio comunale di Orvieto, il Consiglio provinciale di Terni ha ravvisato la necessità di “sensibilizzare i Parlamentari eletti in Umbria al fine di mettere in campo azioni concrete e di programmare un incontro con lo stesso Ordine degli Avvocati di Orvieto”. Nel corso del dibattito i presentatori dei tre documenti hanno ribadito che “va difesa la dignità di un territorio che ha perso punti di riferimento istituzionali importanti” e che “occorre riportare servizi ed uffici vicino ai cittadini”.