politica

Finalmente realtà: inaugurata la variante di Castel Viscardo

giovedì 29 giugno 2006
E’ stata inaugurata questa mattina, dopo ben 26 anni di lunga, complessiva e complicata “gestazione”, la variante esterna al centro abitato di Castel Viscardo. L’opera, che è stata realizzata con fondi totalmente a carico dell’Amministrazione provinciale di Terni, ha impegnato l’ente con un investimento complessivo di circa 16 miliardi di lire. Si è così data una risposta efficace e finalmente concreta ai problemi di sicurezza che per tanti anni hanno interessato gli abitanti della zona. La variante eliminerà infatti dal centro abitato il volume di traffico, soprattutto di mezzi pesanti, che vi insisteva, compromettendo la qualità della vita dei residenti, che non a caso si sono battuti negli anni, sostenuti dai vari amministratori, per veder realizzato il progetto. Presenti alla cerimonia, visibilmente e giustamente soddisfatti, il Presidente della Provincia di Terni, Andrea Cavicchioli, la Vice Presidente ed Assessore alla Viabilità, Loriana Stella, il Sindaco di Castel Viscardo, Massimo Tiracorrendo, altri sindaci del Comprensorio, il Presidente del Consiglio provinciale Giuseppe Ricci e altri Consiglieri provinciali e comunali, il Presidente della Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana Giorgio Posti, il Dirigente del servizio Viabilità di Palazzo Bazzani, ingegnerGiovannni Medori, funzionari dello stesso servizio ed una folta rappresentanza della comunità locale. Presenti anche, a godersi a giusto titolo la soddisfazione del lavoro compiuto, i precedenti Sindaci del Comune di Castel Viscardo Patrizi e Tomassini, l’ex Assessore provinciale alla Viabilità Pelini, e il Precedente Presidente dell’amministrazione provinciale Nicola Molè. Presenza particolarmente significativa, infine, quella dell’Assessore regionale alle infrastrutture Giuseppe Mascio, che oltre a congratularsi per l’opera finalmente realizzata, si è pubblicamente impegnato a seguire e caldeggiare in Regione la cosiddetta “Variantina di Sferracavallo”. L’operatività della variante di Castel Viscardo determinerà infatti un notevole riversarsi di traffico nella già provata zona nord-ovest di accesso ad Orvieto; per questo esiste già in Regione, presentato dagli Uffici del Comune di Orvieto, un progetto volto ad alleviare il traffico nell’abitato di Sferracavallo. Radioso ed emozionato il Sindaco di Castel Viscardo Tiracorrendo, che ha tenuto a ringraziare tutti i protagonisti, presenti e passati, di questa lunga realizzazione “che – ha affermato – ho la fortuna di trovarmi a completare e inaugurare”. “Si è trattato di un progetto di notevole rilevanza sotto il profilo tecnico e finanziario - hanno affermato il Presidente e la Vice Presidente della Provincia di Terni - che ha visto mantenere gli impegni che l’Amministrazione provinciale aveva assunto con le comunità interessate, rispondendo ad un’esigenza oggettiva, in particolare per Castel Viscardo, e dotando il territorio di una infrastruttura di grande importanza per lo sviluppo economico, in considerazione anche delle attività che si svolgono in questa area”. “Forse – ha aggiunto in una conversazione più informale con Orvietonews l’assessore Stella – a parte gli indubbi meriti e l’indubbia sensibilità al problema di tutte le componenti politiche e amministrative – ci voleva proprio la concretezza e la paziente determinazione di una donna per arrivare al traguardo”. Il progetto come oggi si presenta, aggiornato ed adeguato alla normativa del settore, è stato approvato nel 1998. Negli anni precedenti erano state realizzate alcune opere che hanno consentito di intervenire in maniera organica secondo il quadro di riferimento successivamente delineato, con un investimento di 8,2 miliardi di lire. Per il completamento della variante l’Amministrazione provinciale ha optato di procedere attraverso 3 stralci funzionali. Con il primo stralcio sono stati collegati fisicamente i due versanti alla destra ed alla sinistra del fosso Torricella. I lavori, che hanno richiesto un investimento di 2 mld di lire, sono stati preceduti da studi particolareggiati della topografia del luogo, delle condizioni geotecniche, geomorfologiche, idro-geologiche, idrauliche ed ambientali. I lavori del 2° stralcio hanno interessato una parte funzionale dell’opera generale, relativamente al tratto tra l’incrocio con le provinciali n°107 “di Viceno” e n°45 “Castel Giorgio-Castel Viscardo”, e la sezione finale del muro, lato fosso, in corrispondenza del podere “Torricella” e, quindi, al limite dell’area oggetto dei lavori del 1° stralcio. In questa seconda fase dei lavori sono stati realizzati scavi e rilevati, drenaggi, gabbionate, opere idrauliche, palificate e pozzetti. Si è proceduto, poi, alla realizzazione dell’intera fondazione stradale per uno spessore di cm 40. Anche per questi interventi sono stati investiti 2 mld di lire. Nel 3° ed ultimo stralcio sono stati completati i lavori eseguiti nella prima e seconda fase, in particolare il pacchetto della pavimentazione in conglomerato bituminoso, l’installazione di barriere di sicurezza, la realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale, le opere per la captazione ed il convogliamento delle acque meteoriche, l’inerbimento delle scarpate, l’ampliamento di alcuni tratti delle opere di sostegno in gabbioni. Si è, quindi, sistemato, dal punto di vista plano-altimetrico, il tracciato che va dal rilevato sul torrente Torricella all’incrocio con la provinciale n°99 “Ex-aeroporto”, realizzando tutte le opere d’arte principali (muri di sostegno, canalizzazioni acque, sopraelevazioni rilevato, pavimentazione) ed accessorie, necessarie a garantire la sicurezza stradale (barriere di sicurezza, segnaletica). Sono stati, inoltre, realizzati e sistemati gli accessi alla variante, sia all’incrocio con le provinciali n°107 “di Viceno” e n°45 “Castel Giorgio-Castel Viscardo”, sia dal lato di Monterubiaglio (incrocio con le provinciali n°99 “Ex-aeroporto” e n°45 “Castel Giorgio-Castel Viscardo-del Piano”) con la realizzazione di una nuova rotatoria per la sistemazione dell’incrocio. La realizzazione di questa fase progettuale ha richiesto un investimento di 2 mln di euro.