politica

Cittadini per l'Ulivo: 'Profonda soddisfazione per il Referendum costituzionale: una grande prova di partecipazione democratica'

martedì 27 giugno 2006
“Il fatto che l’associazione Cittadini per l’Ulivo di Orvieto esprima la propria profonda soddisfazione per i risultati, nazionali e locali, del referendum costituzionale può apparire scontato – afferma in una nota stampa il coordinatore Paolo Borrello - se si considera che tale associazione manifestò pubblicamente per prima, ad Orvieto, la necessità di impegnarsi attivamente a sostegno del no al referendum e tentò, con successo, di costituire un comitato unitario, ampio e articolato, composto da partiti, sindacati, associazioni e singoli cittadini che coordinasse le iniziative della campagna referendaria”. “Forse scontato lo è – continua il comunicato di Cittadini per l'Ulivo - ma noi non ci possiamo esimere dal farlo, anche perché i risultati del referendum sono ancora più importanti di quanto generalmente si ritenga. Infatti, soprattutto il notevole ed inatteso numero dei votanti rappresenta la diffusa volontà di moltissimi cittadini italiani, prevalentemente del cosiddetto 'popolo' del centro sinistra, di partecipare attivamente alle scelte politiche più importanti. La stessa situazione si verificò in occasione delle primarie per la scelta del leader dell’Unione”. “Quindi – conclude la nota stampa - sia i partiti, che i sindacati che le associazioni, se vorranno rispettare realmente gli esiti del referendum, dovranno sempre di più fornire risposte adeguate a questa volontà di accrescere la partecipazione democratica, nella consapevolezza, fra l’altro, che i meriti dei vari soggetti che si sono impegnati attivamente in questa campagna referendaria, in primo luogo i meriti di una piccola associazione come 'I cittadini per l’Ulivo' di Orvieto, non possono che essere limitati. E che pertanto i meriti più importanti devono essere necessariamente attribuiti ai singoli cittadini i quali, per lo più autonomamente e consapevolmente, hanno deciso di recarsi in gran numero a votare no al referendum costituzionale”.