politica

Nuovo casello sull'A1: Orvieto Nord o Castiglione in Teverina? Punto fermo la Complanare

martedì 20 giugno 2006
Il 4° casello umbro lungo l’A1 è stato al centro del dibattito del Consiglio provinciale di Terni nella seduta di ieri. L’argomento è stato sollevato da una mozione presentata dal Consigliere del PdCi Danilo Buconi, che chiedeva l’apertura del casello “Orvieto nord” in località Le Prese “per servire la relativa area industriale e decongestionare il traffico nelle frazioni di Sferracavallo ed Orvieto Scalo, per accogliere il traffico proveniente da Castel Viscardo e dai comuni di Allerona, Castel Giorgio e Ficulle”. Variegate le posizioni espresse dai vari Consiglieri, alcuni a sostegno dell’iniziativa, altri per l’apertura di un ulteriore casello a Castiglione in Teverina, che vedrebbe il sostegno economico anche della Regione Lazio che ha già stanziato 3 mln €. Due, però, gli schieramenti più evidenti: da un lato i Consiglieri eletti nell’Orvietano (Danilo Buconi e Mario Montegiove-AN), che hanno manifestato la propria adesione a questo progetto “che - hanno affermato - non è alternativo alla Complanare di Orvieto”; dall’altro i “Narnesi-Amerini” (Alberto Sganappa-SDI, Alfredo Santi-UDC e Torquato Petrineschi-FI) che vedrebbero di buon occhio la realizzazione di un 4° casello a Castiglione, “a servizio anche - hanno affermato - di una parte del Lazio che ha rapporti con questa area e, quindi, necessità di trovare sbocchi sulla A1”. Più moderato il Consigliere Giorgio Finocchio-DS che ha ravvisato la necessità di approfondire la questione in termini più tecnici e meno campanilistici. “Abbiamo bisogno di dati certi - ha detto - e di un’analisi di diversi fattori che ci consentano di dare un giudizio più obiettivo e prendere decisioni più consone alle vere necessità”. La stessa posizione era stata espressa in precedenza dalla Vice Presidente della Provincia Loriana Stella, la quale aveva affermato: “Abbiamo compiuto delle verifiche sui volumi di traffico ed una soluzione è rappresentata dall’apertura di un casello completamente automatizzato a nord di Orvieto per accogliere il traffico che insiste in quella zona. Poi si potrebbe valutare la possibilità di aprire un nuovo casello tra Attigliano e Baschi. La questione infrastrutturale è all’esame della Regione ed anche da questa analisi potremmo trarre delle decisioni conseguenti”. Anche il Presidente di Palazzo Bazzani, Andrea Cavicchioli, ha ribadito che “la possibilità di aprire un casello con l’esazione automatizzata ad Orvieto nord potrebbe rappresentare una soluzione interessante, che consentirebbe alla Società Autostrade di prendere in esame il progetto. Per tutto questo però – ha proseguito - occorre un atto preliminare dell’“Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato”, pregiudiziale all’apertura del nuovo casello per le valutazioni di sua competenza. La soluzione è stata caldeggiata anche da una risoluzione del Consiglio comunale di Orvieto e non è assolutamente in contraddizione con la Complanare che va realizzata secondo il cronoprogramma approvato e tenendo conto delle linee d’indirizzo in materia della Regione dell’Umbria. Siamo, però, anche disponibili ad analizzare la proposta per la realizzazione di un casello nell’area territoriale di Castiglione in Teverina, tenendo conto della necessità di verificare i volumi di traffico e l’orientamento della Società Autostrade”. Alla luce di questi interventi, il Consiglio provinciale ha deciso di soprassedere alla votazione della mozione presentata da Buconi, al fine di acquisire ulteriori elementi inerenti alle valutazioni della Società Autostrade.

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