politica

Adottato a Ficulle il nuovo Piano Regolatore Generale: riduzione dell'impatto ambientale e recupero del Monastero della Badia

domenica 18 giugno 2006
E' stato adottato a Ficulle dal Consiglio Comunale, all’unanimità, il nuovo P.R.G. che sarà pubblicato nei prossimi giorni. Le scelte fondamentali contenute nel nuovo strumento urbanistico riguardano: 1)la riduzione significativa, di circa ¼, dei volumi esistenti nelle zone turistiche già contenute nel vecchio programma di fabbricazione del 1974, con lo scopo di limitare notevolmente l’impatto ambientale che queste scelte avrebbero provocato; 2)il recupero all’interno di un intervento di carattere turistico, estremamente limitato, del Monastero benedettino della Badia al Monte Orvietano dell’XI secolo; 3)l’estensione della zona di espansione abitativa in località S.Cristoforo. Una programmazione urbanistica che partendo dalle scelte che negli ultimi trent’anni avevano caratterizzato Ficulle come centro dello sviluppo turistico residenziale ed extralberghiero del comprensorio, cerca di contemplare le esigenze di sviluppo del territorio con le compatibilità ambientali dei luoghi ed il recupero e la sopravvivenza delle emergenze storiche, culturali e architettoniche. “Per quello che riguarda la Badia – afferma il sindaco di Ficulle Bernardino Ciuchi - si tratta di un’operazione particolarmente significativa, studiata prendendo spunto da un documento dei Monaci dell’Abbazia, datato 1638, in cui vengono descritte le proprietà del monastero e dove viene rappresentata schematicamente la presenza umana in questa porzione di territorio ficullese. Il nostro intento è quello di evitare che un monumento di grande interesse storico, culturale e religioso, in fase di totale abbandono e degrado, rischi di scomparire. È chiaro che il grande interesse della comunità per questo bene si sposa con un interesse più generale della testimonianza di una presenza di particolare rilievo internazionale, che è quella del monaco camaldolese Graziano, fondatore del diritto canonico, che lì visse e scrisse la sua imponente opera”. “Per quello che invece riguarda la zona di espansione – continua il sindaco Ciuchi - si tratta del tentativo di contenere la migrazione, soprattutto delle nuove coppie, che proprio per il fatto che non riescono a trovare soluzioni abitative idonee e proposte che siano in grado di rispondere alle loro esigenze, migrano verso altre realtà limitrofe. In questi ultimi anni il fenomeno migratorio se pur ridotto rispetto agli anni precedenti ha riguardato circa 80 residenti, ed ha necessità di interventi strutturali seri e appropriati per essere fermato.

L'Abbazia di Monte Orvietano e il monaco Graziano