politica

Crisi del marchio Tione: un tavolo interistituzionale per provare a salvare lo stabilimento

mercoledì 17 maggio 2006
Sarà promosso a breve, come annuncia l’Assessore Provinciale alle Attività Produttive Carlo Ottone, un tavolo interistituzionale con la presenza di rappresentanti di Regione, Provincia, Comune di Orvieto, Sviluppumbria e Gepafin per individuare un percorso che possa scongiurare la chiusura dello stabilimento di imbottigliamento dell’acqua del marchio Tione di Orvieto. La decisione è stata annunciata dall'assessore Ottone nel rispondere a due interrogazioni presentate sull’argomento dal Gruppo DS, con primo firmatario Roberto Forbicioni, e dal Capogruppo di AN Mario Montegiove; interrogazioni in cui si chiedeva “di conoscere la reale situazione e di ricercare, in sinergia con altri soggetti interessati, iniziative idonee per scongiurare la chiusura dello stabilimento”. Annunciando che nei prossimi giorni si terrà una riunione con i rappresentanti sindacali e che si cercherà, successivamente, di promuovere un incontro con la società Nestlè-San Pellegrino, l’Assessore Ottone ha precisato che “da questi incontri emergeranno le vere intenzioni della proprietà e si potrà procedere ad un’azione comune per evitare la chiusura dello stabilimento orvietano, non escludendo la possibilità di ricercare altri imprenditori interessati a rilevare l’azienda” (una triste trafila - ndr - che ci ricorda altri dolorosi e ancora inconclusi scenari, leggi MCO). Il Consigliere Giorgio Posti (DS) sollecitando la Provincia a verificare le possibilità di rilancio per questa realtà produttiva, ha auspicato “azioni mirate per sollecitare la società a valorizzare adeguatamente il marchio o a ripristinarne la commercializzazione come ‘Acqua Panna’”. Il Consigliere Montegiove, invece, ha annunciato che trasformerà l’interrogazione in mozione al fine di discutere dell’argomento in maniera più approfondita coinvolgendo l’intero Consiglio provinciale.