politica

Primi distinguo per il locale Partito Democratico: contraria alle scorciatoie e agli stravolgimenti politici 'Cittadini per l'Ulivo'

mercoledì 26 aprile 2006
di Laura Ricci
Pone i primi distinguo l’Associazione “Cittadini per l’Ulivo” rispetto a quello che potrà essere il percorso orvietano per la costruzione del nuovo Partito Democratico. E del resto, il distinguo lo avevamo già colto - e sottolineato in un nostro precedente articolo - in sede di conferenza stampa, subito dopo la suspence della tornata elettorale. Con un comunicato – che pubblichiamo integralmente in correlata – il coordinatore di Cittadini per l’Ulivo, Paolo Borrello, sente il bisogno di precisare che l’associazione è interessata a fornire il proprio apporto, a livello locale, alla nascita del Partito Democratico, ma ad alcune condizioni: una larga partecipazione democratica, che coinvolga ampiamente i cittadini ma anche le altre forze politiche non direttamente interessate alla nascita del nuovo soggetto politico, soprattutto al fine di far avanzare valori che siano laici; il ricorso sempre più ampio alle primarie, fino a farle diventare strumento delle future elezioni; un programma non moderato ma avanzato, che tuteli i ceti sociali più deboli. Ma soprattutto, secondo Cittadini per l’Ulivo, non è opportuno che siano costituiti a livello locale laboratori e comitati prima che non si chiariscano quali saranno le principali caratteristiche distintive del Partito Democratico a livello nazionale. Così, mentre DS e Margherita parlano, tramite i segretari orvietani Marino Capoccia e Roberto Meffi, dell’imminenza del costituendo laboratorio, già uno degli altri soggetti che hanno lavorato all’Ulivo in qualche misura frena. Modo non proprio ottimale, ci sembra, per cominciare un percorso comune. Ma il messaggio diventa ancora più esplicito quando si parla dei “cosiddetti equilibri politici”, forse con la preoccupazione delle notizie e delle ipotesi che circolano - incoraggiate dai messaggi incrociati che si stanno lanciando tramite stampa i vari protagonisti - sui possibili nuovi assetti amministrativi, sia a livello di programmazione che di composizione degli organi di governo della città. E mentre Roberto Meffi parla di rivisitazione complessiva di tutta la struttura comunale, con le partecipate, le associazioni, le iniziative e quant’altro – cosa che si è cominciata a fare con la ristrutturazione di RPO - e da tempo aleggia l’idea, non sappiamo quanto suffragata da reali possibilità, di un qualche cambiamento in Giunta, Borrello avverte che “Non sarebbero auspicabili invece 'scorciatoie' che contribuiscano a mutare l’assetto dei 'cosiddetti equilibri politici' attualmente operanti nell’Orvietano e soprattutto ad Orvieto. Tutto ciò infatti avrebbe poco a che fare con la nascita del Partito Democratico nel nostro territorio.” Che dire? Qualche volta i proverbi aiutano… a buon intenditor poche parole

Il testo integrale del comunicato stampa di Cittadini per l'Ulivo