politica

E’ l’Ulivo il vincitore assoluto delle Politiche 2006. Anche a Orvieto verso il partito unico

lunedì 17 aprile 2006
di laura
Una conferenza stampa prima delle tornata elettorale per rendere trasparenti gli obiettivi, una subito dopo per la valutazione del voto e per informare sulla direzione di marcia: così si è presentato pubblicamente in occasione delle Politiche 2006 il Coordinamento dell’Ulivo di Orvieto, che ha di nuovo incontrato i giornalisti sabato 15 aprile. Dietro il tavolo i rappresentanti dei soggetti aderenti, Marino Capoccia e Loriana Stella per i Democratici di Sinistra, Roberto Meffi e Silvia Fringuello per La Margherita, Andrea Scopetti per Altra Città e Paolo Borrello per Cittadini per l’Ulivo. Due partiti e due associazioni, un soggetto misto che, in linea con quel che accade nel Paese, ha tutta l’intenzione di procedere celermente e alacremente verso la costituzione di quel nuovo soggetto politico dell’Ulivo, verso quel partito unico più volte annunciato da Prodi. Una linea che è stata premiata dal dato nazionale, e ancor più da quello orvietano e comprensoriale dove l’Ulivo, con rispettivamente il 40,02% e il 40,79% supera in modo inequivocabile, se raffrontato alle Europee 2004 e alle Regionali 2005, ogni precedente risultato. “Gli elettori si sono pronunciati più volte – ha affermato il segretario dell’Unione Comunale DS di Orvieto Marino Capoccia - chiaramente e in un modo incoraggiante che non lascia equivoci. Quindi senza tentennamenti e interessi di parte – ha continuato – dobbiamo aprire questo laboratorio per la costruzione del nuovo soggetto politico del partito dell’Ulivo, a Orvieto e nel resto del territorio. Ci sono non solo i numeri, ma tutte le condizioni.” E in pieno accordo con il segretario Ds, Roberto Meffi, presidente in pectore della Margherita orvietana, sottolinea il procedere alla grande, a Orvieto, dell’Ulivo rispetto alle Regionali – con un incremento del 5% senza lo SDI che, alle Regionali, era peraltro nell’Ulivo – e la necessità di un laboratorio allargato che faccia dialogare, fino alla nascita del nuovo auspicato partito unico, forze politiche, associazioni, categorie, comuni cittadini. Dell’incedere del nuovo progetto politico non potranno non tener conto – affermano entrambi i leader orvietani – anche le nostre amministrazioni, che dovranno assestare la rotta dei programmi, come sempre è buona prassi, arrivate a metà mandato. Non più che tanto tuttavia – lo sottolinea soprattutto Roberto Meffi – perché le linee di mandato sono quelle a cui i cittadini hanno dato fiducia con il voto amministrativo né sarebbe democratico stravolgerle. Così che se, come ha anche sottolineato Loriana Stella, gli attuali diversi gruppi potranno, in molte occasioni, cominciare a lavorare insieme, è del tutto improbabile che si possa andare, al momento, a un gruppo unico, nella nazione come al Comune di Orvieto. Non sarà un processo facile quello del nuovo soggetto unico dell’Ulivo ma, suffragato da una preferenza che, come mostra il voto della Camera, sembra netta soprattutto in ambito giovanile, potrebbe anche rinnovare, se il laboratorio funzionerà, il cuore e il metodo della politica, portare al rinnovamento e al superamento dell’attuale forma partito che molti cittadini sembrano ritenere non più adeguata. “Questo voto mostra – ha affermato Andrea Scopetti che da sempre ha lavorato per l’Ulivo – che i giovani non votano più gli estremi, che si passa dalla modalità del “manifestare contro” a quella del “lavorare per”. Disposta a dare il proprio contributo, ma con le idee chiare e non troppo concilianti, “Cittadini per l’Ulivo”, rappresentata da Paolo Borrello, ha ricordato che il processo orvietano di costruzione del nuovo partito democratico non potrà non tener conto di quello che si farà a livello nazionale. “Se il progetto è più ampio di una sommatoria tra DS e Margherita – ha affermato Borrello – si profila più interessante; se si limiterà a un programma moderato non ci entusiasma, se raccoglierà molte istanze per un programma avanzato ci interessa”. Soddisfatta del risultato e dell’esperienza elettorale all’interno del Comitato per l’Ulivo Silvia Fringuello, che spera che nella costruzione del nuovo soggetto politico la componente femminile sia determinante. E proiettata verso i risultati del governo nazionale Loriana Stella, che dopo l’insediamento del nuovo Parlamento previsto per il 28 aprile spera, com’era in programma, che si possano vedere dei cambiamenti già nei primi cento giorni. “Un buon avvio del nuovo governo e dei gruppi – ha affermato – potranno aiutarci anche a Orvieto a delineare un percorso per quello che più di un terzo dell’elettorato vuole”. Al lavoro, dunque. La voglia d’Ulivo, in una domenica delle Palme quanto mai “filologica” e appropriata – quella del 9 aprile 2006 – sembra essersi manifestata. Ora bisogna far sbocciare i fiori e maturare i frutti.