politica

DS: un sospiro di sollievo. Loriana Stella terza per il Senato

lunedì 20 febbraio 2006
di laura
Sono state ufficializzate domenica verso le 13,30 le candidature dei Democratici di Sinistra dell’Umbria per le prossime elezioni politiche di aprile. Tutto è bene quel che finisce bene... e, dopo il tormentone e i mal di pancia diessini degli ultimi giorni, tutto si è risolto, per la candidata più o meno condivisa dell’Orvietano, nel migliore dei modi: nella lista umbra del Senato e al terzo posto. Il che vuol dire con buone possibilità di essere eletta. Intendiamoci, è una “fine” che non è che un inizio… ma ci piace pensare, nel nostro equilibrio costruttivo, poco incline ai toni melodrammatici e alle tinte fosche che spesso e non sempre a ragione animano la stampa, che questa candidatura possa costituire per i DS, – di Orvieto ancor più che dell’Orvietano - insieme ad altre circostanze che molto probabilmente si verificheranno, la base da cui ripartire e tornare a discutere in modo non oso dire “sereno”, ma quanto meno palese e corretto. Vorrei anche dire “diretto”. Mi sembra infatti che da tempo, in questo ancor più che in altri partiti – forse perché è, indubbiamente, il partito più fortemente strutturato, e ancor più perché è il partito delle “correnti” – si sia fatto avanti quell’uso, del resto tutto nazionale, non tanto di comunicare nei luoghi e dai luoghi deputati – nei luoghi in cui ci si incontra, ci si guarda in faccia, ci si confronta e si discute, appunto, direttamente – quanto di lanciare messaggi, per forza di cose unilaterali e poco dialoganti, dai luoghi dell’informazione. E io, pur essendo donna dell’informazione, in politica credo nella positività del rapporto diretto, nell’incontro o nello scontro a viso aperto, nella parola che non è solo segno, ma che raggiunge anche con il suo suono. Comunque, per tornare a Loriana Stella… Nel collegio umbro la lista Ds per il Senato vede Gavino Angius al primo posto, Paolo Brutti al secondo, Loriana Stella al terzo e, a seguire, Carla Pernazza sindaca di Avigliano, Carlo Antonini di Foligno, Rossella Cestini di Cttà di Castello, Edoardo Gobbini dell’area del Trasimeno. Scomparsa dunque l’ombra del ternano Di Girolamo, passato nel listone della Camera, Loriana Stella si è vista aprire, nel rispetto dei territori e delle correnti, il terzo desiderato posto. Anche la perugina Serena Innamorati non è stata più un problema, scivolata insieme a Di Girolamo nella lista unica della Camera, che risulta, per i DS,così composta: Romano Prodi, Marina Sereni, Di Girolamo, Alberto Stramaccioni, Serena Innamorati, Stefano Bucari; altri tre candidati spettano alla Margherita, che non li ha ancora resi noti, anche se è praticamente certa la candidatura di Bocci, che dovrebbe seguire nell’ordine o la Sereni o Di Girolamo. Naturalmente lieta del risultato Loriana Stella, che abbiamo raggiunto telefonicamente nel pomeriggio, mentre si trovava a Bastia Umbra alla Festa invernale dell’Unità, in attesa di Piero Fassino. “E’ un bel riconoscimento per il territorio orvietano – ci dice – la direzione regionale si è resa conto di quanto fosse necessaria, per questa area, una rappresentanza forte.” “La tua candidatura deve ancora passare per il nazionale – le chiediamo – in ogni caso possiamo considerarla sicura?” “Credo proprio di sì – risponde – l’Umbria non è un collegio problematico per il nazionale, non ci sono, rispetto alla nostra regione, conflitti o discussioni. Tutto dovrebbe restare così.” “Tra l’altro – continua – il direttivo nazionale ha già dato l’assenso per la richiesta di deroga rispetto alla mia candidatura. L’articolo 8 del nostro regolamento, infatti, esclude dalla competizione delle politiche chi già ricopre cariche negli esecutivi istituzionali – sindaci, presidenti, vicepresidenti, assessori – salvo deroga. Per me, in quanto vicepresidente della Provincia di Terni, è stata chiesta appunto la deroga, e c’è notizia che è stata accolta.” Sarebbe buona regola di suspence, a questo punto, cominciare a fare qualche previsione, un po’ di fantapolitica: pensare a chi magari non vorrà votare Loriana Stella o perché – come è stato detto – la candidatura non è stata abbastanza condivisa, o perché interverranno i personalismi, le ripicche e le lotte degli ultimi tempi. Ma ogni ripicca si rivolgerà, se mai ci sarà, contro se stessa. A noi piace pensare - non tanto per i DS quanto per il bene complessivo di questo territorio - che smorzati per varie evenienze gli animi, si torni a lavorare per la Città piuttosto che a sciupare tempo e forze in faide di famiglia. Va detto che accanto a una “palude” diessina spesso pecepita come litigiosa e senza scrupoli, c’è una compagine neanche così poco nutrita, di giovani e meno giovani, che si tiene in disparte e vuole sottrarsi a questa logica. Una compagine che desidera che la si faccia finita. Il cerchio della contrattazione politica si sta chiudendo: Loriana Stella comincia il suo percorso verso la Camera, Stefano Cimicchi con ogni probabilità andrà in Regione, altri stanno svolgendo, in altri luoghi, ruoli importanti. Poi, per favore, cominciamo a dare spazio davvero a volti e ad animi nuovi che non hanno motivo di covare risentimenti. Cominciamo a farle lavorare concretamente queste menti più sgombre e non compromesse: con responsabilità vere, commisurate solo alle potenziali competenze piuttosto che a chissà quali gavette gerarchiche. Qualche giorno fa, il mio collega Dante Freddi affermava che il meglio di sé si dà a cinquant’anni. Non ne dubito, anche perché è la “felice” età che sto attraversando. Ma è proprio quando si sta dando il meglio di sé che non si deve esitare a far largo anche all’altro e ad altri da sé, a chi deve cominciare a fare esperienza per arrivare, magari anche meglio, alla nostra matura competenza. Infatti, se a cinquant’anni si dà il meglio di sé, è perché abbiamo iniziato a "fare" a venticinque o a trenta. Insomma, noi cinquantenni di oggi cominciamo a cedere qualcosa ai cinquantenni di domani...