politica

Gli interrogativi di Maurizio Conticelli dopo il dibattito consiliare sulla gestione del servizio idrico

giovedì 26 gennaio 2006
Riceviamo e volentieri pubblichiamo le seguenti considerazioni di Maurizio Conticelli dopo il dibattito in Consiglio Comunale sui temi e sulla gestione del servizio idrico: "Il dibattito del Consiglio Comunale sui temi della gestione del servizio idrico segna una svolta nelle vicende della politica orvietana. Il Sindaco infatti, nel sottolineare i pesanti disservizi ed i disagi vissuti dai concittadini orvietani per il pagamento delle bollette dell’acqua, ha criticato la scelta a suo tempo fatta dell’ATO che, tra forme di gestione totalmente pubbliche, totalmente private e miste publico-private, optò per quest’ultime. Il primo cittadino ha per contro evidenziato la necessità di un ritorno della gestione del servizio idrico in mano totalmente pubblica, in piena armonia con le tesi sostenute dal locale “Comitato per la ripubblicizzazione dell’acqua”, dimenticandosi però di: - spiegare i motivi per cui a tutt’oggi l’Amministrazione Comunale non ha ancora fornito risposta all’interrogazione di Altra Città, oramai vecchia di 20 mesi, sulla gestione del servizio idrico pre e post ATO; - fornire spiegazioni sul pesante disavanzo del SII e sulla sua correlazione con il bilancio dell’ASM di Terni; - chiarire le responsabilità politiche in merito alle nomine del SII, in merito alle quali abbiamo sempre criticato l’adozione di criteri “spartitocratici” volti ad alimentare il sottogoverno, piuttosto che a premiare competenze e managerialità (Azienda Farmacia Comunale ed RPO ne sono ulteriore testimonianza); - individuare le responsabilità del Comune in merito alla redazione del Piano di Ambito dell’ATO, da cui sono discese alcune rilevanti difficoltà di gestione e di definizione delle tariffe; - smentire i Consiglieri Comunali (cedi Forza Italia) che, inaccettabilmente dal punto di vista istituzionale, hanno solidarizzato con gli atti di disobbiedenza civile finalizzati a non pagare le bollette SII; - spiegare ai cittadini oberati da tasse e tributi che, a fronte dei vantaggi economici derivanti al bilancio comunale per il trasferimento al SII di rilevanti costi (quantificati dall’ATO in oltre 800.000 €), il Comune, pur consapevole dell’inevitabile aumento delle tariffe sull’acqua, non ha attuato iniziative compensative legate ad esempio alla riduzione dell’ICI o della TARSU, ma ha aumentato alcuni delicati servizi a domanda individuale (mensa, scuolabus, parcheggi) pur in un quadro di aumento di disagi economici per le famiglie e di nuove povertà. Tali fatti ubbidiscono a toni da propaganda piuttosto che ad azioni politiche responsabili e trasparenti verso il cittadino e suonano come una sfiducia verso i vertici dell’ATO. Se poi tali fatti li si uniscono ad iniziative dei giovani DS, ad alcune delibere di Giunta di fine anno ed al neo protagonismo del Centro Studi ed ai suoi toni concilianti con le istituzioni (Regione ed Università di PG in primis), è chiaro lo scenario politico che avanza e che potremmo sinteticamente racchiudere nel titolo: “Il ritorno del faraone” ( … e della sua corte). P.S. Un consiglio al segretario dei DS, minato nella sua autorevolezza da imbarazzanti sovrapposizioni di ruoli: lasci il pesante fardello dell’ATO e si adoperi a quattro mani per favorire un reale cambiamento della politica orvietana."