politica

Interrogazione dei senatori umbri sulla situazione all'Hydro TIC di Nera Montoro

mercoledì 21 dicembre 2005
Interrogazione al ministro delle Attività produttive, firmata dai senatori eletti in Umbria Angius, Di Girolamo e Paolo Brutti, sull' ipotizzata chiusura dell' impianto di nitrato di calcio della Nuova Terni industrie chimiche di Nera Montoro, azienda che la multinazionale norvegese Norsk Hydro aveva acquistato nel 1996 dall' Enichem.

Nell' interrogazione, i tre parlamentari diessini sottolineano che “la Hydro acquisendo l'azienda ha usufruito di notevoli agevolazioni concesse dallo Stato italiano sull'acquisto del metano (principale materia prima del sito) e dell'energia elettrica (principale utility) nonché di ulteriori benefici come cassa integrazione, mobilità, legge sull'amianto” ma che, pur conseguendo risultati economici in notevole attivo, dal 1996 ad oggi, anno dopo anno ha chiuso gli impianti urea, uno degli impianti ammoniaca e quello di acido nitrico concentrato, con una conseguente riduzione di personale impegnato che ad oggi ammonta a sole 120 unità, e con forti ripercussioni sull'indotto.
«La scorsa settimana - prosegue l' interrogazione - la multinazionale norvegese ha comunicato ai lavoratori, senza alcun preavviso, di tagliare 35 posti di lavoro con la dismissione del nitrato di calcio, la cui produzione, da sola, assorbe oltre il 60 per cento delle 80 mila tonnellate che escono annualmente dallo stabilimento di Nera Montoro».
Al ministro, i tre senatori Ds chiedono di intervenire «per evitare la chiusura dell' impianto di produzione del nitrato di calcio di Nera Montoro, salvaguardare i livelli occupazionali, ristabilire le corrette relazioni aziendali tra la proprietà e i lavoratori, allo scopo di rilanciare la chimica del territorio ternano-narnense, settore strategico dell' intera economia umbra.