politica

I giovani e la politica. La Nuova Generazione DS chiama a una formazione aperta, pratica e propositiva tutti i giovani interessati

lunedì 21 novembre 2005
di Laura Ricci
La Nuova Generazione DS sta elaborando da vario tempo l’idea di un percorso di formazione politica che, a partire da questa settimana, si strutturerà in un vero e proprio Seminario periodico, teso a fornire informazioni e strumenti di analisi e critica politica non tanto a livello teorico, quanto soprattutto pratico, e non ai soli iscritti DS, ma a tutti i giovani e alle giovani interessati/e.
Il primo incontro è stabilito per mercoledì 23 Novembre alle ore 16 presso il Chiostro di San Giovanni e rappresenta, al tempo stesso, la presentazione e l’inizio di un percorso che ha l’intenzione di proseguire nel tempo, fino a diventare un appuntamento mensile fisso.

“L’esigenza di avviare questa serie di seminari, che pensiamo di portare avanti per un intero anno – dichiara Lorenzo Mencarelli, coordinatore della Nuova Generazione DS – è nata subito dopo i vari congressi. Abbiamo realizzato di essere un gruppo nutrito all’interno del nostro partito, circa cinquanta giovani, alcuni dei quali chiamati per la prima volta a ruoli istituzionali o a incarichi di responsabilità all’interno del partito, consiglieri o segretari di sezione. E abbiamo così avvertito l’esigenza di andare un po’ più in là di quelle che possono essere le quattro chiacchiere generali e piacevoli di politica, o il giudizio generico sulla politica, abbiamo sentito il bisogno di acquisire elementi concreti per dare giudizi, fare critiche e formulare proposte. Come si legge, ad esempio, un bilancio? Come si può formulare, variare e gestire? Come si può intervenire su un piano regolatore? E così via”.

“Come è nata l’idea di aprire a tutti i giovani interessati?”, gli chiediamo.

“In un primo momento l’abbiamo pensata come una cosa interna al partito – prosegue Lorenzo Mencarelli – poi, anche il dibattito che c’è stato in città riguardo ai giovani, gli stessi interventi dei giovani sulla stampa locale rispetto alla città e al rapporto tra i giovani e la politica, ci hanno spinto a pensare di aprire a tutti gli interessati, in un’ottica più ampia sia di informazione/formazione che di confronto questi incontri. Speriamo che giovani che hanno preso in modo costruttivo la parola, come Andrea Carli, Marco Settimi, Marco Sciarra, partecipino. E speriamo che partecipino anche molti altri. Su una cosa vorrei dare assicurazioni: sarà una formazione pratica costruttiva, che scaturirà anche dalle esigenze che tutti manifesteranno; un dibattito pulito, onesto, rispettoso delle differenze e delle posizioni. Ci interessa costruire, fare qualcosa di positivo e propositivo per il futuro della città, anche insieme ai giovani della cosiddetta opposizione”.

All’incontro di mercoledì 23 saranno presenti, come primo staff formativo, il Presidente del Gruppo DS alla Provincia Roberto Montagnoli, il Segretario Regionale della Sinistra Giovanile Valerio Marinelli e il Segretario della Sinistra Giovanile della Federazione di Terni Emilio Giacchetti, con i quali si avvierà una discussione sul Progetto di Sviluppo Economico della Provincia e del nostro territorio.
Lo scopo è quello di acquisire, a tale proposito, informazioni generali che potranno servire da spunto per un primo dibattito e per successivi approfondimenti, che potranno permettere in ulteriori incontri, attraverso le capacità conoscitive acquisite, di elaborare e sottoporre nei luoghi deputati proposte costruttive e – affermano i giovani DS – “praticamente utili”.

Avete pensato – chiediamo ancora a Lorenzo Mencarelli – di coinvolgere, proprio per un discorso più allargato e pluralistico, anche formatori di altri partiti o della cosiddetta società civile?

“Certamente, – conclude Lorenzo Mencarelli – ci interessa coinvolgere dei formatori rispetto alle competenze, non rispetto a specifici schieramenti. Adesso partiamo, e per partire è stato più facile contattare persone del nostro partito; il progetto, poi, si perfezionerà strada facendo, anche con il contributo di idee e con le proposte di chi parteciperà. Se delle buone proposte verranno da chi non la pensa esattamente come noi, tanto meglio”.

Bene, alla giovane generazione - non DS e DS – faccio i miei auguri.
Sarebbe bello che venisse, proprio dai giovani – nei quali, come è noto, ho molta anche se non “cieca” fiducia – un modo nuovo, rispettoso, pluralistico, non ideologico ma ideale, e tuttavia realistico, concreto, di intendere e di fare "la politica": pratiche per il nostro territorio, le nostre relazioni, la nostra città, insomma per il nostro umano vivere, ora e in questi luoghi.