politica

Nel batti e ribatti tra Cortoni e Gambetta, Conticelli mette i puntini (politici) sulle i

mercoledì 19 ottobre 2005
di Laura Ricci
Botta e risposta, negli ultimi giorni, fra Fabrizio Cortoni (Altra Città) e Massimo Gambetta (DS). I contrasti, già emersi nell’ultimo Consiglio Comunale rispetto a una risoluzione sulla viabilità presentata dal capogruppo DS prima ai gruppi consiliari, che l’hanno sottoscritta, e poi approvata, sia pure con alcune precisazioni e variazioni, dal Consiglio, si sono accentuati per alcune dichiarazioni di stampa rilasciate da Cortoni.
Al centro della risoluzione – e della querelle – l’annosa questione della viabilità allo Scalo e a Sferracavallo. La risoluzione, che invita il Sindaco e la Giunta a cercare soluzioni per alleggerire il traffico a Orvieto Scalo e Sferracavallo in attesa della realizzazione della Complanare, non è piaciuta a Cortoni, che contrariamente al suo capogruppo Conticelli non l’ha votata ed è uscito dall’aula. Successivamente, Cortoni ha dichiarato, su sollecitazioni di stampa, di sentirsi preso in giro da una risoluzione “inutile ed ipocrita”, che batterebbe su provvedimenti minimi per evitare la Complanare.
D’altra parte, proprio in questo senso – ossia per ribadire la comunque necessaria e imprescindibile realizzazione della Complanare – sono state apportate, in Consiglio, alcune precisazioni nella risoluzione approvata.

Inevitabile, dopo le dichiarazioni rese alla stampa da Cortoni - la reazione del capogruppo DS Massimo Gambetta, che con un comunicato stampa ha rintuzzato le accuse di Cortoni, evidenziando anzi il proprio senso etico e la volontà di venire subito incontro, insieme ai gruppi consiliari che l’hanno sottoscritta – tutti – alle necessità non procrastinabili dei cittadini di questi quartieri.
“ Invito il consigliere Cortoni – afferma tra l’altro Gambetta - a visitare con il sottoscritto, nelle ore di punta, con la risoluzione Gambetta in tasca il quadrivio di Sferracavallo, Orvieto Scalo e la S.S. Amerina. Quindi, per concludere, se essere attaccati personalmente significa stare dalla parte dei cittadini, ripeterei la cosa anche domani e per i prossimi giorni a venire. In questa vicenda la cosa brutta che rimane è l’atteggiamento di un consigliere che non ha esitato a sconfessare il suo gruppo e il suo capogruppo, pur di finire sui giornali con una dichiarazione infarcita di cecità politica e, forse, al servizio di qualcuno”.

Nella querelle non poteva non intervenire, a questo punto, il capogruppo di Altra Città, Maurizio Conticelli, che giudica errato, sia nel metodo che nel merito, e soprattutto nella tempistica, l’intervento del collega Cortoni.
“Proprio nel momento in cui si sta celebrando l’enorme successo di Romano Prodi – afferma Conticelli - e indirettamente del prepotente ritorno del progetto ulivista, di cui numerosi esponenti di ALTRA CITTA’ sono da sempre stati i paladini, viene sferrato un attacco su decisioni del Consiglio Comunale che meriterebbero una opposta considerazione, rischiando inoltre di attivare polemiche anche sul piano personale”.
Conticelli continua affermando che il documento sottoscritto da tutti i rappresentanti dei Gruppi Consiliari – la risoluzione Gambetta oggetto delle critiche di Cortoni – costituisce, pur nella sua semplicità, un vero e proprio riconoscimento alle critiche e alle proposte avanzate da Altra Città sia nella passata che nell’attuale amministrazione.
“La lettura politica del documento approvato ad unanimità dei presenti è pertanto esattamente opposta a quella del mio collega – dichiara ancora Conticelli - proprio perché individua indirizzi di governo coincidenti con il nostro programma elettorale; ciò è ancor più significativo se si considera che da tempo stiamo registrando interessanti convergenze programmatiche, ora sulla mancata “svendita” del Piccolomini, ora su vicende urbanistiche (vedi cava di Benano), ora sulle difficoltà del bilancio comunale (nel passato fummo accusati di “terrorismo psicologico” per le nostre reiterate critiche), ora su vicende di associazioni (vedi Te.Ma.) e partecipate”.
“Il nostro ruolo, caro Fabrizio – conclude il capogruppo di Altra Città - non può essere solo quello di semplici Consiglieri, ma deve essere anche quello di soggetti politici che, essendosi battuti per il rinnovamento della Politica e avendo pagato personalmente la loro battaglia ideale, oggi non possono rimanere esclusi dagli scenari innovativi aperti dal rinvigorimento del progetto ulivista”.

Un indubbio segnale di distensione, che lascia prevedere future e possibili convergenze amministrative e politiche. Ma vedremo... abbiamo detto che non amiamo le previsioni avventate...