politica

Su Repubblica un appello al Sindaco e al Consiglio per scongiurare la cava a Benano

mercoledì 6 luglio 2005
di Laura Ricci

Arriva su Repubblica il caso della cava di Benano.
Il prestigioso quotidiano nazionale, dopo aver più volte celebrato il fascino slow di Orvieto o il carisma di Orvieto città della Cultura (da Umbria Jazz Winter, al premio Barzini, a Orvieto Musical Cinema), dedica oggi alla città del buon vivere uno spazio in controtendenza, che forse non potrà non lasciare una traccia nelle scelte che si andranno a fare. Questa volta la città del buon vivere non fa una bella figura.
Proprio nel numero di oggi, mercoledì 6 luglio, a pagina 18 è stato pubblicato l'appello al Sindaco e al Consiglio Comunale di Orvieto da parte del "Comitato civico per la difesa dell’altopiano dell’Alfina e Valle di Benano"- appello sottoscritto da intellettuali, personaggi della politica e dello spettacolo, associazioni culturali e ambientaliste - perché non si dia seguito alla variante al Piano Regolatore della primavera 2004 che potrebbe consentire l'apertura della cava di Benano.
Tra le principali adesioni quelle degli scrittori Luigi Malerba, Roberto Cotroneo, del presidente dell'Autorità per la Privacy Stefano Rodotà, dei politici Carlo Rognoni, Cesare Salvi, Aldo Tortorella, di Giuseppe Chiarante e di un testimonial internazionale dell'Umbria quale può essere considerato Gianfranco Vissani.
Non è la prima volta che i cosiddetti "intellettuali delle colline" si mobilitano, insieme alle associazioni ambientaliste, per creare un più vasto movimento di opinione; è già accaduto, alcuni anni fa, all'epoca della discussione sull'inceneritore. Quella volta, a torto o a ragione, l'ebbero vinta; questa volta in fondo la partita sembra più piccola e forse, anche per la disponibilità del sindaco Stefano Mocio a discutere e valutare, si possono avere buone speranze.
Il Comitato Civico per la Difesa della Valle dell'Alfina presenterà già nei prossimi giorni, al sindaco Mocio, un'istanza per la cancellazione dal Piano Regolatore dell'area benanese destinata ad estrazione mineraria, motivando la richiesta con i vincoli ambientali, geologici, archeologici ed economici relativi all'intera zona.
Nell'appello pubblicato su Repubblica si spinge sulla possibilità di poter ancora "salvare un altopiano di straordinaria bellezza paesaggistica, per proteggere i suoi numerosi abitanti, le attività economiche a naturale vocazione turistica, per difendere i piccoli coltivatori che da quella terra traggono linfa vitale nel rispetto dell’ambiente e del territorio". "La parola cava - continua l'appello - significa inquinamento acustico e da polveri, degrado dell’ecosistema, annientamento della flora e della fauna. Al posto di campi e boschi un immenso cratere, siti di stoccaggio di materiali inerti, forse in un futuro non molto lontano nuove aree industriali perché il degrado chiama altro degrado".
L'appello non si limita a chiedere di scongiurare lo scempio e il pericolo, fa anche una proposta alternativa, quella di riprendere un passato progetto che prevedeva, proprio sull’altopiano dell’Alfina, la possibilità di nrealizzare un parco letterario dedicato al grande scrittore per l’infanzia Gianni Rodari: "una scelta coraggiosa e simbolica - conclude l'appello - che consentirebbe di consegnare alle generazioni future una terra sana, suggestiva, incontaminata".

In notizia correlata il testo integrale dell'appello

Nella foto, una cava di estrazione di basalto in località Botto

L'appello del Comitato civico di Benano al Sindaco e al Consiglio Comunale

Rigettata la richiesta della Incabase per l'attività estrattiva a Benano