politica

Deleghe rimesse in Comunità Montana. I partiti sconfessano, Del Priore e Imbastoni precisano

venerdì 24 giugno 2005
Brutta sorpresa ieri 23 giugno, in sede di consiglio della Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana riunito per discutere il bilancio consuntivo 2004, per le dimissioni non precedentemente annunciate dalle deleghe di Guido Del Priore, PRC, assessore agli affari sociali, di Giancarlo Imbastoni, PRC, capogruppo, e del capogruppo della Margherita Valentino Di Girolamo; pur rimettendo le deleghe tutti i consiglieri sono rimasti parte del consiglio.
Il gesto, inatteso, è stato commentato e illustrato da una serie di comunicati stampa che manifestano da un lato la sorpresa e la stigmatizzazione dei partiti - sia la FED (Democratici di Sinistra, Margherita, Socialisti Democratici) che Rifondazione - dall'altro le ragioni dei due consiglieri di PRC.
Non le pure e semplici questioni dell'alienazione del patrimonio demaniale e della riorganizzazione delle attività della Umbria Global Service, sono alla base della difficoltà dei rapporti venutasi a creare, ma, secondo i consiglieri di PRC, un disagio e un più forte dissidio di metodo e di coerenza con il programma di coalizione. Del Priore e Imbastoni lamentano infatti di aver constatato, nei nove mesi di presenza nella maggioranza in Comunità Montana, che mentre nel programma di coalizione sottoscritto ad ottobre "in sole 4 cartelle è presente due volte la parola confronto e cooperazione e una volta le parole forte intesa, democrazia, pace, pari diritti, azione solidale, informazione condivisa, concertazione, la realtà finora è stata tutta un'altra cosa, siamo stati coinvolti solo per presa d'atto negli indirizzi e nelle decisioni e oltretutto in maniera veloce e confusa; le informazioni poi, se te le cerchi, bene, sennò...". Lamentano anche che il presidente abbia convocato la coalizione solo 3 volte in nove mesi.
Mentre Rifondazione Comunista, considerando non conformi alle indicazioni del partito le dimissioni dei due consiglieri PRC "riafferma il ruolo centrale della coalizione nella discussione e nel confronto politico, nonchè nella scelta comune delle azioni" e riconferma che solo nella sede della riunione di coalizione già indetta per il 30 giugno dovranno essere affrontate le questioni dell'alienazione del patrimonio demaniale, della Umbria Global Service e dei rapporti politici all’interno dell’Ente, i due consiglieri della C.M., che non hanno avuto la pazienza di aspettare, non sono per nulla teneri con il partito, rispetto alla cui azione negli ultimi 6 mesi così si esprimono: "esso condivide le preoccupazioni, chiede incontri alla maggioranza, prende posizione pubblicamente (ringraziamo), minaccia e rimanda la nostra uscita dalla società del legno e se necessario dalla maggioranza, preferisce essere maltrattato che escluso, ha paura del buio, di lottare contro nonostante il suo recente 10% ottenuto alle ultime elezioni". Indicano inoltre al partito due sole possibili alternative: "o tenta di sostituirci da consiglieri in occasione del prossimo futuro rimpasto rimuovendo gli effetti del problema - affermano - oppure inizia a prendere confidenza con la lotta affrontando le cause del problema e iniziando a guadagnarsi gran parte dei voti che riceve".
Quanto a DS, Margherita e SDI, esprimono sorpresa e dissenso, respingendo l'accusa di atti vertcistici del presidente o di sottrazione al confronto con le forze politiche dell'Ulivo, e ribadendo che Rifondazione Comunista ha condiviso tutti gli atti fondamentali e ha collaborato nei vari organismi, compreso il Cda dell’ Umbria Global Service. Affermando che "la consapevolezza dei forti legami e condizionamenti derivanti dalle politiche regionali e dalle scelte dei Comuni impongono alle forze del Centrosinistra atteggiamenti coerenti e conseguenti in tutte le sedi istituzionali", la FED auspica che quanto prima si attivi un chiarimento.

In sintesi, un bel groviglio, del quale riportiamo nelle notizie correlate i comunicati ufficiali.

"Tempo scaduto". Le motivazioni di Del Priore e Imbastoni

Il comunicato di Rifondazione Comunista

Il Comunicato di DS, SDI, Margherita