politica

Sfiducia di Altra Città all'operazione ex Piave

giovedì 23 giugno 2005
Non piace all'associazione Altra Città, che come gruppo consiliare ha votato contro l'adozione del progetto individuato da RPO, il business plan per la rifunzionalizzazione della Caserma Piave. La sfiducia è politica e di metodo e, anche rispetto alle soluzioni architettoniche intraviste, Altra Città ha qualcosa di diverso da dire.
Ma se sul piano architettonico qualche convergenza c'è, e ci si limita ad osservare che la soluzione avrebbe potuto essere ancora più innovativa e permeabile, mantenendo meno il testo architettonico originario e aprendo di più al contesto circostante della città, è sul piano politico che lo scetticismo è pressoché totale e non lascia, per così dire, spiragli di speranza per il futuro.
Nel documento diffuso, che pubblichiamo integralmente in notizia correlata, si parte dal passato per non dar credito a una classe dirigente che "non si è mai preoccupata di valutare l'efficienza e l'efficacia della spesa effettuata" e non si dà, a questo modus operandi "alcuna credibilità e affidabilità per attuare una qualsiasi iniziativa a carattere economico in questa città". Troppo cose non si comprendono, a detta di Altra Città, in questo business plan, tanto che ci sarebbe "il rischio, tutt'altro che remoto, di trovarsi ancora una volta di fronte a un modo di agire sprovvisto di una visione di ampio respiro che porta alla costruzione dell'ennesimo contenitore estremamente costoso per la collettività quanto estremamente inutile per la collettività stessa". "Sarà frustrante osservare - conclude senza beneficio d'inventario l'associazione - come ancora una volta i soldi della collettività vengano spesi anziché saggiamente investiti".

Business plan, il documento di Altra Città