politica

La sintesi della Relazione Geologica-Ambientale in merito al progetto per l'apertura della cava

domenica 24 aprile 2005
La zona dove si intende eseguire l'escavazione degli inerti è soggetta ad elevato rischio idrogeologico, oltre che a numerose problematiche paesaggistiche e ambientali, e non risulta idonea a tale scopo per i seguenti motivi:

Idrogeologico
• La zona è costituita da rocce stratitifìcate argille-sabbiose che hanno subito in passato forti azioni tettoniche, pertanto attualmente sono soggette a dissesti idrogeologici sia di tipo erosivo che gravitativo. Sono state rilevate diverse frane di tipo complesso, attualmente allo stato di quiescenza, per le quali è possibile ipotizzare una componente rotazionale del movimento. Uno scavo al piede sarebbe ad alto rischio.
• Dai dati fomiti dal progetto si evince che, nell'area della presunta cava, vi è la presenza di una falda freatica ad oscillazione stagionale che, nei periodi piovosi, verrebbe intercettata dall'escavazione per uno spessore di circa 3 m. In quest'ipotesi, l'attività estrattiva di cui all'oggetto potrebbe recare pregiudizio alle risorse idriche, soprattutto considerando che gli acquiferi alluvionali del Chiani e del Fosso di Fienile sono stati ricompresi dal PTCP nelle classi con vulnerabilità da molto elevata ad elevata.
• II ritombamento dei volumi cavati con i fanghi sterili di lavaggio determineranno la formazione di una barriera a bassa permeabilità, che rallenterebbe la circolazione idrica sul versante a monte. Il lento deflusso delle acque causerà il decadimento delle proprietà geomeccaniche del terreno, che potrebbe condurre, con effetto differito, ad una riattivazione dei fenomeni franosi quiescenti.
•• II fiume Chiani ha forte carattere torrentizio ad alta energia, tale da trasportare tronchi di alberi. La realizzazione di un guado ove sono presenti una doppia confluenza di affluenti con elevato trasporto solido ed un ampio masso litoide affiorante ha alte probabilità di provocare, in condizioni di maggiore afflusso idrico, una occlusione tale da fare esondare le acque, che seguirebbero una via preferenziale obbligata in sinistra idrografica, mettendo a rischio il fabbricato abitato del Mulino di Parrano.

Paesaggistico • La presenza nell'area di emergenze storico-archeologiche di notevole importanza, tra cui il Mulino di Parrano (di epoca pre-romana e medievale), e l'esistenza di numerosi agriturismi, evidenziano l'alta vocazionalità turistica di tutta la valle. Un'attività di cava sul fondovalle, anche in relazione al notevolissimo impatto visivo e paesaggistico che andrebbe a determinare, risulterebbe nociva per questo importante settore economico. • II previsto passaggio a guado sul Chiani provocherebbe un forte impatto in un sito molto suggestivo dal punto di vista paesaggistico e ambientale, con probabile sconvolgimento degli equilibri ecologici locali (le acque del Chiani, uniche nella provincia di Temi, sono classificate come " salmonicole" dalla Carta Ittica dell'ARPA).

Ambientale

• Data la particolare conformazione orografica della valle, molto stretta e con versanti acclivi, si segnala che i rumori persistenti derivanti dalle prospettate attività estrattive e di trasporto saranno facilmente udibili, per una sorta di "effetto megafono", anche dalle località abitate più prossime agli spartiacque. • Infine, considerando la configurazione orografica e l'orientamento della valle, uno sviluppo complessivo del percorso dei camion su strade sterrate di oltre 4 km ed una frequenza di transito di mezzi pesanti di circa uno ogni 25 minuti, è da prevedersi che i venti dominanti possano incanalarsi e trasportare polveri e particellato anche per distanze notevoli.