politica

Stop alle polemiche interne. Barberani invita FI al valore dell'appartenenza

sabato 23 aprile 2005
Antonio Barberani, coordinatore del club di Forza Italia a Orvieto, anche se non ama le polemiche questa volta risponde.
Con alcune considerazioni, che pubblichiamo per intero come editoriale, respinge gli attacchi alla sua direzione politica avanzate da una parte di Forza Italia, contestando quanto affermato da Riccardo Messina rispetto alla necessità di un nuovo esecutivo e invitando tutto il gruppo dissidente, compreso il rappresentante istituzionale, a partecipare alle riunioni di partito al fine di un confronto corretto e fruttuoso: "sedici inviti senza risposta! - afferma - Il rappresentante istituzionale (più volte invitato e/o sollecitato) dovrebbe ricercare proprio nel partito il suo naturale riferimento, il punto di elaborazione delle proposte e di sintesi tra le varie posizioni. Così forse si sentirebbe meno solo!".
E' a suo avviso improponibile, nell'analisi del voto regionale, il confronto con il 2000, momento del culmine nazionale di FI, oltre che non considerare, piuttosto, il buon risultato delle europee del 2004.
Quanto alla mancanza di un candidato locale, a parere di Antonio Barberani sono state proprio "polemiche, sfiducia ed altre amenità" a scoraggiare, come già avvenuto per le comunali, personalità rilevanti della società orvietana, che senza fuochi e dissidi interni sarebbero state disponibili.
Non è un male, a suo avviso, aver puntato, in quest'aria di improponibilità locale, a piazzare, come in effetti è accaduto, due consiglieri regionali, Melasecche e Nevi "in grado - continua - di rappresentare al meglio le istanze del nostro territorio, come da tutti e due più volte affermato durante la campagna elettorale. Se a qualcuno questo risultato dispiace per motivi legati al potere interno, peggio per lui, va certamente contro gli interessi della nostra città e del nostro partito".
In vista delle politiche che non si preannunciano di certo facili, invita all'unità il coordinatore di FI, alla compattezza e all'abbassamento dei toni, alla riflessione sui valori fondanti, piuttosto che a polemiche che considera sterili, scoraggianti per chi volesse avvicinarsi al movimento.