politica
Emergenza frane:fondi in arrivo e soddisfazione per l'Intercom
venerdì 18 febbraio 2005
La richiesta di stato di emergenza per le frane del dicembre 2004 è alla firma dell’ufficio legislativo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
Già dai prossimi giorni inizieranno i lavori per la riapertura della strada comunale di Corbara. Lo stato di emergenza richiesto dai Comuni dell’Orvietano, congiuntamente alla Provincia di Terni e opportunamente supportato dalla Regione dell’Umbria, è in fase di valutazione definitiva da parte dell’Ufficio Legislativo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. La fase successiva alla firma del Legislativo prevede l’emanazione del decreto e della relativa ordinanza con gli importi finanziati.
I fatti, risalenti allo scorso dicembre 2004, videro l’intero territorio dell’orvietano duramente colpito da frane e smottamenti. Com'è noto, le situazioni più gravi hanno interessato la zona della Badia e della strada comunale di Corbara, oltre ad alcune zone del Comune di Porano.
Al riguardo, l’Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Germani ha sottolineato che “è necessario che alcuni interventi vengano comunque effettuati in tempi stretti e in questo senso le priorità sono sicuramente relative alla frana della Badia, che interessa alcune civili abitazioni, e la strada comunale di Corbara, Per questi interventi la Regione dell’Umbria ha già erogato 78.000 €, impegnati per i rilievi e le prime indagini geologiche sulla frana della Badia e la rimozione della seconda frana di Corbara”.
“Proprio sulla frana ancora in essere della strada comunale di Corbara che, di fatto, ne impedisce la riapertura – aggiunge l’Assessore - il Servizio regionale della Protezione Civile della Regione dell’Umbria si è impegnato ad anticipare una congrua cifra sulla futura assegnazione dei fondi legati alla dichiarazione dello stato di emergenza, che permetterà nei prossimi giorni di iniziare i lavori per la riapertura almeno parziale della comunale di Corbara. E’ da sottolineare, infine, come la chiusura della strada comunale stia determinando forti disagi alle attività economiche e all’insieme della popolazione residente nella frazione. Inoltre, la chiusura della strada comunale di Corbara rappresenta anche un problema per quanto concerne il raggiungimento della frazione da parte dei mezzi di soccorso, 118, Vigili del Fuoco, Polizia e Carabinieri, costretti o ad un largo giro per Colonetta di Prodo-Fossatello, o a transitare sulla strada di coronamento della Diga”.
Intanto, il Comune di Orvieto, in qualità di comune capofila ha presentato un progetto per il potenziamento del servizio, concentrando gli sforzi sul sistema di informatizzazione, raccolta e gestione dei dati tra il C.O.M. ed i C.O.C.(Centro operativo ministeriale e Centri operativi comunali), fornendo ai comuni i supporti hardware e software necessari, oltre alla formazione dei tecnici comunali e del volontariato per la gestione dei dati e della sala operativa. Non ultimo, verranno potenziati e meglio distribuiti sul territorio i mezzi di primo pronto intervento.
Altro aspetto del progetto si lega alle comunicazioni radio in emergenza, in questo senso si potenzierà l’attuale ponte radio e verranno forniti ai Comuni dell’Intercom apparati radio e GPS.
Il costo complessivo del progetto verrà distribuito sul triennio e vedrà un contributo della Regione dell’Umbria ed altri canali finanziari previsti dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
“L’Intercom ha ampiamente dimostrato la sua funzionalità durante la recente emergenza legate alle frane, fungendo da supporto per i Comuni e raccogliendo i dati relativi alla stesura della richiesta dello stato di emergenza. Ora si deve passare ad una seconda fase - dichiara ancora l’Assessore Germani - e non possiamo che esprimere soddisfazione per il fatto che la Regione dell’Umbria ha voluto indicare il nostro modello organizzativo quale riferimento positivo per le altre realtà della regione. E’ un riconoscimento anche per il lavoro svolto dai tecnici e dagli operatori del Servizio Comunale di Protezione Civile e del CSM che, in ogni occasione, hanno saputo rispondere al meglio alle varie situazioni di emergenza verificatesi nel nostro territorio”.
Già dai prossimi giorni inizieranno i lavori per la riapertura della strada comunale di Corbara. Lo stato di emergenza richiesto dai Comuni dell’Orvietano, congiuntamente alla Provincia di Terni e opportunamente supportato dalla Regione dell’Umbria, è in fase di valutazione definitiva da parte dell’Ufficio Legislativo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. La fase successiva alla firma del Legislativo prevede l’emanazione del decreto e della relativa ordinanza con gli importi finanziati.
I fatti, risalenti allo scorso dicembre 2004, videro l’intero territorio dell’orvietano duramente colpito da frane e smottamenti. Com'è noto, le situazioni più gravi hanno interessato la zona della Badia e della strada comunale di Corbara, oltre ad alcune zone del Comune di Porano.
Al riguardo, l’Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Germani ha sottolineato che “è necessario che alcuni interventi vengano comunque effettuati in tempi stretti e in questo senso le priorità sono sicuramente relative alla frana della Badia, che interessa alcune civili abitazioni, e la strada comunale di Corbara, Per questi interventi la Regione dell’Umbria ha già erogato 78.000 €, impegnati per i rilievi e le prime indagini geologiche sulla frana della Badia e la rimozione della seconda frana di Corbara”.
“Proprio sulla frana ancora in essere della strada comunale di Corbara che, di fatto, ne impedisce la riapertura – aggiunge l’Assessore - il Servizio regionale della Protezione Civile della Regione dell’Umbria si è impegnato ad anticipare una congrua cifra sulla futura assegnazione dei fondi legati alla dichiarazione dello stato di emergenza, che permetterà nei prossimi giorni di iniziare i lavori per la riapertura almeno parziale della comunale di Corbara. E’ da sottolineare, infine, come la chiusura della strada comunale stia determinando forti disagi alle attività economiche e all’insieme della popolazione residente nella frazione. Inoltre, la chiusura della strada comunale di Corbara rappresenta anche un problema per quanto concerne il raggiungimento della frazione da parte dei mezzi di soccorso, 118, Vigili del Fuoco, Polizia e Carabinieri, costretti o ad un largo giro per Colonetta di Prodo-Fossatello, o a transitare sulla strada di coronamento della Diga”.
Intanto, il Comune di Orvieto, in qualità di comune capofila ha presentato un progetto per il potenziamento del servizio, concentrando gli sforzi sul sistema di informatizzazione, raccolta e gestione dei dati tra il C.O.M. ed i C.O.C.(Centro operativo ministeriale e Centri operativi comunali), fornendo ai comuni i supporti hardware e software necessari, oltre alla formazione dei tecnici comunali e del volontariato per la gestione dei dati e della sala operativa. Non ultimo, verranno potenziati e meglio distribuiti sul territorio i mezzi di primo pronto intervento.
Altro aspetto del progetto si lega alle comunicazioni radio in emergenza, in questo senso si potenzierà l’attuale ponte radio e verranno forniti ai Comuni dell’Intercom apparati radio e GPS.
Il costo complessivo del progetto verrà distribuito sul triennio e vedrà un contributo della Regione dell’Umbria ed altri canali finanziari previsti dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
“L’Intercom ha ampiamente dimostrato la sua funzionalità durante la recente emergenza legate alle frane, fungendo da supporto per i Comuni e raccogliendo i dati relativi alla stesura della richiesta dello stato di emergenza. Ora si deve passare ad una seconda fase - dichiara ancora l’Assessore Germani - e non possiamo che esprimere soddisfazione per il fatto che la Regione dell’Umbria ha voluto indicare il nostro modello organizzativo quale riferimento positivo per le altre realtà della regione. E’ un riconoscimento anche per il lavoro svolto dai tecnici e dagli operatori del Servizio Comunale di Protezione Civile e del CSM che, in ogni occasione, hanno saputo rispondere al meglio alle varie situazioni di emergenza verificatesi nel nostro territorio”.
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