politica

Casello Nord, si accende la polemica

mercoledì 9 febbraio 2005

Il secondo casello autostradale accende il dibattito politico sulla rupe. Antonio Barberani, Coordinatore comunale di Forza Italia, primo ad inviare il suo intervento, risponde alle reazioni che esponenti della maggioranza e della minoranza hanno avuto sul progetto, sottolineando la necessità di lasciare da una parte le discussioni e impegnarsi sulla fattibilità dei lavori. Dalla maggioranza (che interviene con qualche ora di ritardo), invece, dopo le avvisaglie di spaccature che ci sarebbero state tra alcuni esponenti del consiglio comunale sulla scelta del vice sindaco Carlo Carpinelli e dell’assessore Giuseppe Germani di andare a Roma insieme a due esponenti della casa della libertà, si inserisce la giunta a placare gli animi.

L'INTERVENTO DI BARBERANI                                       

Sono rimasto molto sorpreso dal clamore, del tutto improduttivo, suscitato dall'incontro svoltosi nei giorni scorsi presso la Commissione Lavori Pubblici del Senato, al fine di verificare la possibilità della costruzione di un Casello Autostradale Nord e del completamento del raccordo 'complanare'.

Le reazioni scomposte la dicono lunga sulla reale volontà di collaborazione di alcuni esponenti sia della maggioranza che della opposizione.

Il nostro partito si è fatto promotore della iniziativa politica, ritenendo, da tempo, che, per essere legittimato quale forza di governo di questa città, non sia sufficiente fare soltanto opposizione sterile e demagogica, ma ci si debba misurare sulle grandi questioni che riguardano questo territorio.

Il Casello Nord può dare un importante contributo sia in termini di vivibilità che di sviluppo economico.

Credo che in questa occasione l'Amm.ne Comunale abbia dato prova di grande sensibilità, partecipando ad un incontro, risultato molto positivo nelle conclusioni, ma che non era niente più che una verifica preliminare di fattibilità.

Forza Italia, come ho avuto occasione di affermare più volte, vuole essere un interlocutore credibile al servizio dei cittadini innanzi tutto.

D'altra parte, in questa, come auspicabilmente in altre occasioni, non credo sia possibile, pur nel rispetto di ogni posizione politica ed appartenenza, organizzare un pulmann capace di accogliere tutte le anime che, purtroppo, compongono i partiti orvietani di maggioranza e opposizione!

 

 

L'INTERVENTO DELLA GIUNTA COMUNALE          

La Giunta Comunale non cambia orientamento rispetto alla posizione già assunta il 5 Novembre 2004 in Consiglio Comunale allorquando venne respinta a maggioranza, la mozione presentata dal Consigliere Massimo Morcella relativa alla verifica del piano di fattibilità tecnica e l’avvio dell’iter progettuale per la creazione del casello autostradale “Orvieto Nord”.

Al riguardo la Giunta Comunale precisa:
“La mozione presentata, per come venne posta, era e rimane strumentale, in quanto un eventuale secondo Casello Nord non può essere concepito in alternativa o a detrimento della Complanare, un’opera la cui realizzazione è già molto avanti e per la quale la Regione Umbria ha fortemente lavorato per finanziare il primo lotto prima e garantire poi gli ulteriori fondi del secondo stralcio”.

“La Giunta Comunale di Orvieto, così come sostenuto in passato, non è contraria ad un secondo Casello autostradale tant’è che è si sempre dichiarata, comunque, disponibile a fare le opportune verifiche di fattibilità con gli organi preposti. Solo in questo contesto e in virtù di un corretto rapporto istituzionale, l’Amministrazione Comunale, attraverso propri rappresentanti di maggioranza e minoranza, ha recentemente partecipato ad una audizione presso la Commissione Parlamentare Trasporti”.

“Nel ribadire, altresì, il ruolo prettamente operativo e tecnico dell’Esecutivo, si rammenta che tutte le operazioni e realizzazioni di grande livello che, nel corso degli anni sono state compiute nel nostro territorio – non ultimo il rifinanziamento della legge speciale per Orvieto – sono state frutto della concordia di tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza ai livelli locali, provinciali, regionali e nazionali che, laddove ricoprono ruoli di responsabilità di governo, debbono agire nell’interesse di tutti”.