politica

Teatro alla Fortezza dell'Albornoz, la maggioranza dice no.

giovedì 2 settembre 2004
di Gabriele Anselmi

La ripresa dei lavori consiliari dopo la pausa estiva registra una pessima figura della maggioranza che si arrocca su posizioni precostituite non accettabili. Il motivo dello scontro ha preso le mosse dal dibattito sulla mozione presentata da Conticelli e Cortoni inerente la realizzazione di un teatro all’aperto (arena Barzini?) all’interno della Fortezza Albornoz, la sistemazione e riqualificazione degli spazi ad essa adiacenti (Tempio Belvedere, Via San Gallo e Piazza Cahen), la programmazione di eventi per l’animazione estiva ed ulteriori interventi tesi a migliorare l’accoglienza turistica nella parte “bassa” del centro storico.

Dopo l’illustrazione svolta dal Consigliere Cortoni, si sono susseguiti una serie di interventi dei rappresentanti della maggioranza che, con eccezione del Consigliere Barbabella, hanno tentato di delegittimare l’iniziativa della lista civica, sino ad accusarla di plagio, come incredibilmente sostenuto dal consigliere Gambetta. Se tale accusa è facilmente smontabile verificando i programmi dei candidati sindaco sia del 2004 che del 1999, come pure dall’analoga iniziativa proposta dall’allora gruppo dei democratici nel luglio 2002, ben più grave è apparso l’intervento del consigliere Vergari, nonché Vice Presidente del Consiglio, che ha messo in luce la natura totalitaria della sua indole politica, ritenendo inaccettabile una proposta avanzata da una parte delle minoranze, indipendentemente dai suoi contenuti.

Veemente è stata la risposta politica di Cortoni, sulla cui falsariga si sono attestate le dichiarazioni di voto pronunciate da Conticelli, il quale ha inoltre sottolineato che i propositi di apertura programmatica e di disponibilità ad accogliere proposte sostenuti dal Sindaco nel suo discorso di insediamento – motivo per il quale i due consiglieri di minoranza si erano astenuti – erano evidentemente solo parole al vento. Al riguardo i due Consiglieri hanno comunque chiesto quanto prima un chiarimento politico al Sindaco, per poi agire conseguentemente.