politica

Castel Giorgio: 25% di evasioni sulla tassa rifiuti

mercoledì 1 settembre 2004
di Gabriele Anselmi

Sta al comune scegliere la strada migliore. I consiglieri Pier Luigi Leoni e Artemio Cinque intervengono con una lettera inviata al sindaco PierLuigi Peparello, sulle modalità con cui verranno effettuati gli accertamenti relativi alla tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Nell’ultima riunione pubblica promossa dall’Amministrazione comunale è emersa una percentuale di evasione sulla tassa che si aggira intorno al 25%, questo ha fatto si che il comune decidesse di intervenire programmando per i prossimi mesi di settembre e ottobre una sorta di accertamento generale. In sostanza, come specificano Leoni e Cinque nella lettera, l’amministrazione diffonderà agli abitanti un questionario nel quale, oltre a inserire i dati anagrafici, dovranno segnalare la planimetria dell’immobile.

Questo comporterebbe una spesa ulteriore per i contribuenti: “Per soddisfare le richieste del Comune, - affermano i consiglieri - anche se in regola con la tassa, gli abitanti dovrebbero spesso sottoporsi a ragguardevoli spese direttamente presso il Catasto, o tramite liberi professionisti, per acquisire planimetrie di cui non dispongono, perché non le hanno mai avute, o perché le hanno perdute o perché sono semplici affittuari degli immobili”. Senza manifesti o interrogazioni nella lettera, Leoni e Cinque, indicano invece un’altra strada da percorrere che potrebbe anche diminuire le spese, sia a carico del comune, ma sostanzialmente dei castelgiorgesi. “Il comune, con modestissima spesa, può acquistare dal Catasto, su supporto magnetico, tutte le planimetrie dei fabbricati accatastati di Castel Giorgio (vale a dire oltre il 90 per cento), può far confrontare le planimetrie con le superfici sulle quali i contribuenti pagano la tassa e far interpellare solo quei contribuenti per i quali qualcosa non quadri”.

La proposta di Leoni e Cinque, “è l’unica rispondente alla legge, - continuano i consiglieri - che vieta alla pubblica amministrazione di aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell’istruttoria”. Certamente le perplessità rimangono sull’operato della passata amministrazione che in questi ultimi anni non avrebbe monitorato la situazione che ora è arrivata ad un elevata percentuale di evasione.