politica

L'eredità di Cimicchi: Comune indebitato e più tasse per tutti.

mercoledì 4 agosto 2004

E' un'eredità finanziariamente pesante quella che l'ex sindaco Stefano Cimicchi lascia alla città. Forse dal punto di vista politico, la sua "era" sarà valutata positivamente, ma dal punto di vista economico i successori del sindaco - Stefano Mocio in testa - si trovano adesso alle prese con una situazione difficile che è il frutto delle scelte compiute nel corso degli ultimi anni. Lo stesso periodo in cui il debito del Comune di Orvieto è cresciuto al ritmo di dieci milioni di euro all'anno per cinque anni di fila. Una scelta inevitabile per mantenere i "lussi" su cui la giunta Cimichci aveva impostato gran parte della propria attività amministrativa e che adesso, per essere mantenuti, avranno bisogno di lacrime o di sangue.

Forse di tutti e due. Tralasciando il fatto che il Comune è sotto pignoramento a causa della controversia con la ex Artesia per la gestione del pozzo di San Patrizio, a destare preoccupazione è lo stato di salute in cui il vecchio sindaco ha lasciato le casse comunali ai suoi eredi politici con l'unica fonte di reddito reale che è la discarica in grosse difficoltà per quanto concerne la capacità dell'impianto di lavorare a pieno ritmo e quindi produrre reddito aziendale oltre che entrate certe per l'ente comunale. Cimicchi che per la gestione della discarica è sotto inchiesta dalla procura di Orvieto  per reati quali l'abuso d'ufficio e presunte violazioni al decreto Ronchi, non è riuscito a risolvere la questione - discarica lasciando alla giunta Mocio una patata bollente non da poco.  Adesso si impongono scelte coraggiose, ma anche difficili. L'aumento delle tasse appare inevitabile ( crescerà l'Ici e quasi certamente l'addizionale Irpef) per rimediare quei soldi per servono a mandare avanti tutte le costose attività messe in piedi nel periodo precedente.

 Il nuovo sindaco Stefano Mocio dovrà gestire questa nuova fase e - come riportato due giorni fa da Orvietonews - ha già iniziato a spulciare i bilanci di tutti gli enti collegati all'amministrazione comunale e che con la loro gestione, hanno anche contribuito alla pesante situazione debitoria attuale. Per questo motivo, Mocio potrebbe decidere di sostituire alcune pedine con altre persone di sua fiducia, non solo per garantire servizi all'altezza, ma anche per iniziare quel processo di "risanamento" necessario.