politica

"Dopo la sconfitta avremo la forza per risorgere"

domenica 27 giugno 2004

Doveva essere il battesimo del fuoco per il giovane ed emergente dirigente politico della destra orvietana, ma le fiamme hanno minacciato di incerirlo. Andrea Sacripanti, trent'anni, neo laurerato in Giurisprudenza, cresciuto a pane e fiamme tricolore aveva puntato tutte le fiches sul  suo personale debutto politico alle elezioni 2004 ed il risultato è stato a dir poco deludente. Persa malamente la candidatura per il Comune di Allerona, perso (anche per la concorrenza elettorale di Orvieto Provincia) lo storico seggio della destra in Consiglio provinciale di piazza Marconi, persa la battaglia per il Comune di Orvieto con l'operazione Luca Giardini, a Sacripanti non è restato altro che assumersi la responsabilità della situazione. In questa intervista ad Orvietonews, riconosce che di errori Alleanza Nazionale ne  ha commessi diversi e che è doveroso riconoscerli, ma anche che è necessario ripartire da zero modificando ciò che non va bene. All'insegna di quell'umiltà che adesso appare necessaria compagnia di strada se si vuol davvero costruire un'aggregazione politica alternativa che possa essere in grado di riscuotere nel futuro l'apprezzamento della maggioranza degli elettori.

 

Come avete fatto a perdere le elezioni in maniera così evidente con un risultato della destra inferiore di 527 voti rispetto alla candidatura a sindaco di Leoni nel 99?

L'analisi che abbiamo compiuto evidenzia che c'è stata una fuoriuscita di voti verso altri esponenti del'opposizione, in particolare a favore di Conticelli. Pur in un contesto indubbiamente negativo, la mia candidatura alle provinciali è riuscita tuttavia ad ottenere circa duecento voti in più rispetto a quelli della lista. La storia recente ci dimostra che se An corre da sola tiene, ma in questa occasione abbiamo scontato anche un forte scombussolamento dentro Forza Italia ed anche tra le nostre fila.

A proposito di An, come è la storia dell'"esilio" poranese che avreste inflitto a Stanislao Fella?

Colgo l'occasione di questa intervista per mettere le cose in chiaro. Non è assolutamente vero che Fella sia stato costretto a candidarsi a sindaco di Porano. Questa decisione l'ha presa lui stesso in maniera entusiastica ed immediata nel corso di una cena alla quale erano presenti anche importanti dirigenti provinciali del partito. In queste settimane ci sono state difficoltà nei rapporti che sarebbe ipocrita negare, ma adesso bisogna voltare pagina, non solo dal punto di vista personale  -con lui condivido oltre dieci anni di militanza politica che non si possono certo azzerare per una discordanza di vedute - ma anche politico. Il centrodestra ha bisogno di unità di intenti e della coesione che finora è mancata.

Ma è stato proprio Fella a chiedere, in un'intervista ad Orvietonews, il ricambio nella dirigenza di An.

Non mi è sembrato molto opportuno ricorrere ad un giornale per una questione del genere che dovrebbe sempre essere affrontata nelle opportune sedi politiche. Comunque sia, una richiesta di tal genere non è stata in realtà mai portata avanti in maniera ufficiale. Adesso però è arrivata la fase di lavorare insieme e costruire una base solida per l'opposizione non solo ad Orvieto, ma in tutto il comprensorio.

Le premesse sono tutt'altro che favorevoli....

Lo so, ma io guardo con speranza al futuro. Non è per essere ottimisti a tutti i costi negando anche l'evidenza, ma resta pur vero che un orvietano su cinque ha votato per la Casa delle Libertà. Noi dobbiamo partire da qui per costruire un'opposizione  forte in grado di offrire un'alternativa al sistema clientelare realizzato dalla sinistra. Per farlo possiamo contare su uomini di riferimento come Luca Giardini che è un personaggio di grande spessore ed Olimpieri ad Orvieto, Mario Montegiove a Fabro e tanti altri. Io stesso lavorerò per organizzare il partito ad Allerona ed in altre zone. Contemporaneamente faremo in modo che il Direttivo di An incrementi la propria capacità di dialogo con le forze sane del nostro territorio. Dobbiamo considerare le elezioni del 2004 una sorta di "Anno Zero" da cui ripartire creando un coordinamento della Casa delle Libertà in tutto il comprensorio.  Certamente  però non facendo tesoro dei consigli dei Ponzi Pilato come il capo di Forza Italia Barberani che, prima si è levato dagli impicci delle elezioni  mettendosi a risposo e   adesso invece è rivenuto fuori per pontificare e criticare tutti.

Nei confronti di Mocio quale opposizione metterete in campo?

Mocio lo aspettiamo alla prova dei fatti. La cosa più importante sarà quella di effettuare un controllo serrato ed accuratissimo sulla gestione dei soldi pubblici dal momento che adesso le enormi promesse elettorali che la sinistra e la Margherita hanno fatto in campagna elettorale cercheranno di mantenerle e, comunque, saranno costretti a farlo. Noi vigileremo sul modo in cui spenderanno i soldi dei cittadini.

Se i ricorsi di Parretti dovessero avere uno sbocco per lui positivo e si tornasse a votare, come vi comportereste?

Sicuramente cercheremo un ampio accordo con tutti coloro che hanno dimostrato di essere contro il centrosinistra ed il suo sistema di potere. Cercheremo un alleanza con tutti loro, anche Parretti perchè no?, purchè i rapporti siano un piano paritario e senza che nessuno debba imporre la propria linea agli altri. Orvieto ha bisogno di un'opposizione che sia all'altezza di questa città e del rischio che corre con Mocio sindaco. Spero che questa consapevolezza ci sia in tutti.