politica

La futura carriera di un ex potente

martedì 25 maggio 2004

I risultati delle prossime elezioni amministrative saranno determinanti non solo per le sorti politiche di Orvieto, ma anche per quelle personali di alcuni prsonaggi di spicco che sono alla ricerca di una collocazione all'altezza dei ruoli svolti fino ad oggi. Fra tutti si segnala il sindaco uscente Stefano Cimicchi le cui ambizioni di poter fare nel 2005 l'assessore regionale non solo sono ormai note, ma sono state in un certo modo anche "certificate" da un impegno politico assunto dalla direzione regionale dei Ds allorchè si è raggiunto un accordo per compensare le ambizioni dei Ds orvietani di fronte al sommo sacrificio  di non poter più esprimere un candidato sindaco di casa propria. Così se a Cimicchi è stato promesso un posto da assessore regionale, un altro "compagno" potrà ambire alla carica di deputato nel 2006 e probabilmente si tratterà di Costantino Pacioni.

Lo schema prevede tuttavia che Cimicchi si candidi alle regionali in maniera tale da mantenere il proprio posto alla Regione e non di essere chiamato come semplice assessore esterno. Tutto ciò potrà verificarsi solo ad un patto: che Stefano Mocio vinca le elezioni garantendo dunque allo schieramento di centrosinistra la continuità politica che non è mai stata interrotta da dopoguerra ad oggi e consentendo anche ai potenti alleati di sinistra di rispettare gli accordi sottoscritti all'interno del partito. Poi si tratterà di vincere anche le elezioni regionali dell'anno prossimo.  Nel frattempo (sempre dopo le elezioni comunali che la sinistra si augura vittoriose) per Cimicchi si aprirà la strada della presidenza del Centro Studi.

Per lui è già pronta la poltrona occupata fino ad oggi dall'assessore comunale alla Cultura Enrico Petrangeli. Mentre però Petrangeli ha svolto quell'incarico senza percepire alcun compenso in quanto già assessore, per Cimicchi è previsto uno stipendio all'altezza della funzione.  Il cambio è previsto per il prossimo autunno. Altre possibili strade si erano aperte dopo l'esperienza di sindaco. Tra queste quella di un incarico di responsabilità all'interno dell'associazione delle città slow e come consulente per alcune aziende. Cimicchi ha voluto però rimane ad Orvieto a seguire da vicino l'evolvere della situazione e magari a controllare che tutto proceda senza intoppi secondo le migliori previsioni diessine.