politica

Forza Italia nel caos, dimissioni e polemiche

lunedì 3 maggio 2004

 A quaranta giorni dall'appuntamento elettoale Forza Italia è nel caos più che mai. Con il coordinatore Barberani che si è dimesso e poi ha ritirato le sospensioni, ma chiedendo ed ottenendo di rimanere "congelato" per sessanta giorni, il vicecoordinatore Morcella che si è dimesso e con un gruppo dirigente che si è liquefatto come neve al sole nell'imminenza del momento più importante per la vita di un partito politico. Adesso regna l'anarchia più competa e ancora non si sa chi dovrà essere a gestire la campagna elettorale. I dirigenti azzurri hanno dato infatti vita ad un fuggi - fuggi generale che è determinato da un lato dai fortissimi scontri interni e, dall'altro, dai sondaggi elettorali che danno Forza Italia in crollo con una media di consenso elettorale che non arriva al sette per cento.

Intanto si registra l'ultima defezione in ordine di tempo: quella del dirigente Mario Fortinelli, già sindaco di Fabro che si è rivolto con queste parole agli ex compagni di partito: "Forza Italia è composta da prsone politicamente inadeguate che la sola attività che sono in condizione di praticare è quella della guerra intera. In Umbria e a Terni il gruppo dirigente non è altro che una oligarchia autoreferenziale senza progetti e senza idee capace esclusivamente di fare del male allo stesso movimento che pretenderebbe di rappresentare e con il quale non ho la minima intenzione di confondere il mio impegno civico".

 

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