politica

"Non tiratemi per la giacchetta"

venerdì 30 aprile 2004

Anche il vescovo monsignor Giovanni Scanavino si è reso conto di quanto insidioso e potenzialmente pericoloso possa diventare il clima che si respira ad Orvieto man mano che si avvicinano le elezioni comunali. Il vescovo ci ha inviato una lettera con la quale si vede costretto a puntualizzare di non aver assunto alcuna parte politica, nè di appoggiare qualche candidato a svantaggio degli altri. Se monsignor Scanavino si è sentito in dovere di intervenire in questa maniera è perchè, evidentemente, c'è chi ha millantato sostegni da parte della Chiesa che invece non esistono e non potrebbero esistere. Ecco il testo della lettera del vescovo:

Mano a mano che si avvicina la data della competizione elettorale si surriscalda il clima e si accendono già le luci della ribalta.

Crescono e dilagano anche ad Orvieto notizie che qualcuno propaga ad arte e che ambisce tirare dalla sua parte anche il Vescovo riparandosi dietro la sua persona. Come se il Vescovo avesse qualcosa da spartire con le diverse aree dei partiti politici. La Chiesa non entra in quest’area e non si identifica con nessun schieramento politico: non è la sua missione e non è il suo dovere. Semmai l’occasione le è favorevole per ribadire ancora una volta che la politica è un atto di altissima carità e che l’autorità è un autentico servizio a favore dell’intera Comunità civile.

 Proprio per questo la Chiesa rammenta a tutti i cittadini di usare il loro diritto di voto per sostenere quei cattolici di specchiata vita morale e di autentica testimonianza di fede, perché l’insegnamento della Chiesa nel merito diventi sempre il punto di riferimento per la vita ordinata del territorio in cui saranno chiamati ad operare. Tutto questo viene ricordato per la chiarezza delle posizioni che ognuno deve saper offrire a tutti e sempre con serenità e con fermezza.