politica

Orvieto Provincia punta sulla riqualificazione dei Beni Culturali

sabato 21 febbraio 2004

 

Con un comunicato stampa Orvieto Provincia svela i punti salienti del programma, ecco di seguito il testo:

La sfida elettorale prossima sarà condotta da parte di "Orvieto Provincia" sui problemi e sulle soluzioni, nonché sulla necessità di un impegno serio per la promozione di una nuova cultura politica ed anche amministrativa, per una diversa gestione dei beni e dei servizi della nostra città. Uno dei temi caratterizzanti del nostro programma è la riqualificazione dei Beni Culturali, della loro conservazione e della ricerca. Tra gli scopi di "Orvieto Provincia" esiste anche quello di dare voce alle istanze dei cittadini, e noi, consapevoli e responsabili del ruolo che ci distingue, nel fare propria la proposta del prof. Donato Catamo, qui appresso trascritta, circa il progetto di istituire l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche ed il Conservatorio, invitiamo tutti ad una profonda e seria riflessione.

«Mentre gli americani giocano con noi facendosi ospitare per svolgere corsi, "corsini", "corsetti" estivi e noi li facciamo passare agli occhi dei cittadini quali attività universitarie, molte altre città italiane, grandi o piccole che siano, per densità di popolazione e più o meno importanti culturalmente, istituiscono facoltà e/o diventano sedi universitarie. Sentir dire o dichiarare che i 20.000 abitanti di Orvieto non giustificano la presenza di un’università o almeno di qualche facoltà, non solo significa sottovalutare l’importanza del patrimonio storico-artistico-culturale di questa città, ma anche non riconoscere, ed è cosa più grave, capacità di intraprendenza agli orvietani. Premesso quanto sopra, ricordiamo che Urbino nella seconda metà degli anni ’60 contava 16.000 abitanti circa e gestiva autonomamente l’Istituto di BB.AA. delle Marche, il Corso Superiore di Arti Grafiche, il Magistero di Arte Applicata, l’Università con una miriade di facoltà e, successivamente, ha aggiunto l’Accademia di Belle Arti e, ad esso collegato, l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche. Urbino oggi conto 16.158 abitanti e 13.000 studenti nell’ambito di tutti gli studi post diploma. Gli aspetti generali delle due città e dei loro territori, Montefeltro ed Orvietano, sono tutt’altro che dissimili. E’ vero che la volontà dei cittadini della Rupe da sola non basta ed ovviamente occorre anche quella degli Organi Superiori Competenti, i quali vanno interessati, stimolati e dopo aver fatto loro capire l’importanza strategica geografica di Orvieto e quella storico-artstica e, "ob torto collo", vanno costretti a riconoscere questa città degna di una sede universitaria. Se questa dovesse risultare un’operazione lunga ed articolata e, quindi perseguibile in tempi più dilatati, si presenta oggi una soluzione non alternativa, anzi parallela, immediata e molto importante per l’antica e nobile città, quale l’istituzione dell’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche e, con tempi meno brevi, quella del Conservatorio. E’ chiaro che tutto va predisposto con un progetto organico e, vista la "Piave" a disposizione, è opportuno procedere speditamente».