politica

I Ds verso la candidatura Carpinelli

venerdì 28 novembre 2003

I Democratici di Sinistra si apprestano a chiudere la partita per la candidatura a sindaco. La maggior parte dei dirigenti sembra aver sposato la linea Cimicchi tesa a sostenere la discesa in campo dell'ex senatore Carlo Carpinelli mentre le ambizioni di Loriana Stella di succedere a Cimicchi sono in fase di ridimensionamento anche se non del tutto abbandonate. Sembra che la vice presidente della Provincia abbia comunque ottenuto rassicurazioni in merito alla possibilità di andare verso una riconferma del proprio incarico in Provincia anche per la prossima legislatura. 

Defilata anche la posizione di Fausto Prosperini, una delle colonne storiche del partito che non avrebbe in realtà trovato spazi per abbandonare la prestigiosa carica di presidente della Federcaccia nazionale. Ipotesi sulla quale avrebbe comunque fatto un pensierino. L'uomo forte della Quercia sarà insomma con buona probabilità Carpinelli anche se per i Ds si sta per aprire la partita interna alla coalizione in vista della definizione dei rapporti di forza con gli alleati. I socialisti intanto stanno lavorando per un rafforzamento, forti anche dell'accordo raggiunto a livello regionale con i cugini del Psi ed hanno tutta l'intenzione di fare la voce grossa con i diessini mentre il 50 % delle loro energie si concentra attualmente nell'evitare la fuga dei vecchi socialisti verso la lista Parretti il quale imposterà tutta la campagna elettorale proprio sulla sua "storica" appartenenza al Psi.

Anche la Margherita sta serrando le fila dopo l'incontro di ieri con il senatore Mancino a cui hanno preso parte le due componenti del partito. Conticelli oscilla, a tal proposito, tra la tentazione di diventare uno dei leader della lista civica polista - parrettiana e quella di ritagliarsi un ruolo importante nel centro - sinistra post Cimicchi. I democratici di sinistra non hanno comunque fatto nessun passo indietro rispetto alla posizione espressa a suo tempo dal segretario Giuseppe Ricci  il quale aveva gelato gli scalpitanti alleati affermando che il sindaco di Orvieto può essere espressione solo ed esclusivamente del partito più importante cioè il suo.


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