politica

Un piano regolatore per far crescere Orvieto.

mercoledì 1 ottobre 2003

Sul tavolo dell’assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Nazzareno Desideri passano le pratiche piu’ delicate e controverse della giunta Cimicchi. Questioni importanti, sia perchè riguardano gli assetti futuri della città, sia perchè vanno a toccare rilevanti interessi privati come quelli immobiliari per non parlare delle questioni relative alla gestione della discarica e allo smaltimenti dei rifiuti. In questa intervista ad Orvietonews, l’assessore fornisce varie spiegazioni su ciò che bolle in pentola dal punto di vista urbanistico ed ammette, con grande franchezza, anche alcune difficoltà che si è trovato di fronte nello svolgere il proprio incarico.

 

Per quale motivo si è resa necessaria una variante al piano regolatore?

La variante è scaturita da alcune importanti esigenze di carattere tecnico, ma anche per dare risposte ad una serie di richieste che nel corso degli ultimi anni ci sono state prospettate da parte dei singoli cittadini. Dal primo punto di vista c’era l’esigenza di correggere alcuni errori cartografici che erano stati compiuti nel passato con una mancanza di coincidenza tra il piano regolatore strutturale e quello operativo. La variante consentirà anche di rivedere la dislocazione di alcuni parcheggi ed aree verdi che attualmente non hanno piu’ ragione di essere rispetto al momento in cui vennero pensati. Il terzo motivo tecnico è relativo all’inserimento delle zone Peep, di edilizia popolare, all’interno delle zone C. Nel complesso c’è comunque una riduzione delle indici di fabbricabilità, il che significa che, ad esempio nelle zone di completamento, non si potrà realizzare molti nuovi interventi. Per quanto riguarda la realizzazione delle zone B siano comunque a buon punto con la realizzazione di oltre il 70 % di quanto previsto.

Parliamo delle nuove lottizzazioni. Dove saranno realizzate le nuove case e quante saranno?

Le zone C verranno costruite a Ciconia, Sferracavallo e Canale. Nel complesso si tratterà di circa duecento nuove abitazioni anche se la loro costruzione sarà progressiva. L’avvio di queste lottizzazioni è stato deciso solamente alla fine del nostro mandato amministrativo per avere un quadro completo delle esigenze ed ora abbiamo la certezza che esiste una domanda piuttosto consistente di nuove abitazioni..

Tutti si lamentano che ad Orvieto la popolazione è in calo, ma allora queste case chi le compra?

Posso dire con certezza che nell’ultimo periodo c’è un forte ritorno di abitanti, sia nel territorio comunale in generale che nel centro storico. Siamo infatti di fronte ad una piccola migrazione dai comuni vicini come Porano.

Fino ad oggi sono state note a tutti le difficoltà che incontrava il cittadino intenzionato a realizzare la seppur minima modifica architettonica ad un immobile nel centro storico. Il suo assessorato ha invece deciso di invertire questa rotta, come?

In effetti la situazione stabilita dal precedente regolamento edilizio era piuttosto rigida. Io ho cercato di venire incontro alle esigenze dei residenti del centro, con il duplice scopo di consentire interventi meno vincolanti ai proprietari e magari ottenere qualcosa anche dal punto di vista del decoro urbano. Se, ad esempio, un proprietario intende recuperare alcuni volumi interni che sarebbero disponibili ed ha magari un bagno pensile, allora la linea dell’amministrazione è quella di favorirlo nel rimuovere o nel ridimensionare quel manufatto recuperando spazio all’interno.

Una delle caratteristiche dominanti per coloro che vedono Orvieto per la prima volta è il forte contrasto tra un centro storico ben conservato ed una periferia che è esattamente il contrario. I rimedi quali sono?

Innanzitutto anche per il centro storico c’è molto da fare oltre a ciò che è stato fatto.. Il mio assessorato è impegnato, tanto per fare un esempio, nella proroga degli incentivi sotto forma di riduzione dell’Ici destinati a quei proprietari che decidono di rifare le facciate delle case. Tanto per tornare al discorso di prima, in questa fase abbiamo autorizzato l’utilizzo ai fini abitati dei sottotetti che cominciano ad essere recuperati. Tutto ciò contribuisce alla ripresa di interesse per stabilirsi nel cuore della città. Per la periferia non si può affatto dire che non siamo rimasti con le mani in mano, anzi. Ferme restando le scelte di fondo compiute nel passato, sono stati effettuati importanti interventi di recupero a Sferracavallo che sono, in parte ancora in corso così come lungo via Primo Maggio ad Orvieto scalo.

Uno dei problemi ancora irrisolti è quello dell’arredo urbano. Intorno ad Orvieto ci si imbatte facilmente in veri obbrobri sotto forma di rimesse per strumenti agricoli, capanne fatiscenti ed altro ancora.

Guardi anche da questo punto di vista voglio essere estremamente sincero. Appena insediato come assessore, ho fatto degli incontri con I cittadii per affrontare l’argomento e giungere finalmente alla rimozione di questi numerosi annessi agricoli ed altri manufatti o baraccamenti che di certo non migliorano l’immagine del nostro territorio. Considerando la reazione che c’è stata, devo dire di essere stato fortunato se non mi hanno linciato. In realtà ci sono anche difficoltà di carattere politico nell’adottare la "mano pesante", ma ciò non significa che non viene fatto nulla. Molti cittadini sono stati sensibilizzati su questo argomento ed hanno rimosso gli annessi.

 

A proposito di periferia cosa dice delle licenze edilizie che il Comune aveva rilasciato in zone esondabili di Ciconia e la conseguente necessità da parte del Consorzio di Bonifica di costruire un argine di protezione parallelo al Chiani?

Questo è un aspetto stupido di tutta la vicenda e, oltretutto, è stato male interpretato. Nella sua lunga storia il Chiani avrà dato luogo a fenomeni di esondazione forse un solo paio di volte e comunque si è sempre trattato di episodi trascurabili. Non è affatto vero che quella zona di Ciconia è a rischio di esondazione così come non è vero che sulle nuove lottizzazioni graverebbe questo pericolo. Per quanto riguarda invece l’argine che verrà costruito, si tratta solamente di una ulteriore misura di carattere preventivo di cui beneficerà tutto il quartiere di Ciconia. Da questo punto di vista gli abitanti della zona non hanno davvero nulla da temere.

La realizzazione del parcheggio nel parco ex Smef da parte della Guardia di Finanza come ritiene che andrà a finire?

Su questo argomento preferirei non rispondere.

Tornando all’edilizia, perchè le case ad Orvieto continuano a costare così tanto?

Se noi analizziamo l’andamento del mercato immobiliare non riferendoci solo alla nostra città ma facendo dei paragoni con altre realtà, ci accorgiamo che il prezzo al metro quadro non è poi così elevato. Ritengo che sia, ad esempio, possibile fare un confronto con il centro storico di Perugia da cui emerge che il prezzo medio si aggira sui 2500 / 3000 euro al metro quadrato mentre ad Orvieto si parla di cifre oscillanti intorno al 1600 / 2000 euro.

A che punto è il progetto della strada complanare?

La prima parte è stata finanziata dalla Regione ed I lavori dovrebbero partire già nei primi mesi del 2004 mentre per quanto riguarda il tratto rimanente, ovvero quello da Ciconia a Bardano, c’è un impegno da parte della Regione di inserirlo nel prossimo piano triennale delle opere pubbliche.

 

Assessore, le elezioni si avvicinano, le piacerebbe essere riconfermato anche nella prossima giunta comunale?

Non nego che questa idea della ricandidatura mi accarezza. Questa che mi avvio a concludere è stata una bella esperienza e spero di aver meritato la fiducia dei cittadini.

Come è stato il rapporto con l’opposizione?

Per quanto riguarda il Consiglio comunale devo dire che ci sono stati dei momenti di proficua collaborazione. In questi anni ho avuto modo di ammirare soprattutto Stanislao Fella e Pier Luigi Leoni con I quali ci sono stati dei confronti molto positivi. Per quanto riguarda altri consiglieri che delle questioni ambientali fanno un loro cavallo di battaglia come Maurizio Conticelli, debbo dire che certi accanimenti mi sembra che non producano molti risultati e, soprattutto, finiscano per ripercuotersi su chi li mette in essere. Gli attacchi diretti che non sono finalizzati a costruire qualcosa diventano sterili ed il muro contro muro non serve mai a nessuno.

Che ne pensa di Giancarlo Parretti?

Non lo conosco personalmente, solo buongiorno e buonasera. Se gli orvietani riterranno che ciò che ha fatto in passato possa venir utile nell’amministrazione della città faranno bene a votarlo, altrimenti succederà il contrario.