politica

Superate le critiche del Tar, via Roma senza ostacoli

mercoledì 18 giugno 2003
Come anticipato nei giorni scorsi dal nostro giornale, l'amministrazione comunale ha "sanato" le carenze di progettazione che avevano portato il Tar a bocciare il progetto per la realizzazione di via Roma approvando una serie di intervento urbanistico nella zona della stessa via Roma e di piazza Cahen.

Qui di seguito riportiamo la sintesi del dibattitto che si è svolta in Consiglio comunale tra le varie forze politiche. Nello spazio degli editoriali viene inoltre pubblicato un intervento dell'ex sindaco Franco Raimondo Barbabella, consigliere comunale dello Sdi, che esprime una posizione estremamente critica nei confronti di Maurizio Conticelli, l'esponente della Margherita che aveva presentato il ricorso al Tar che lo ha accolto interamente

La discussione è iniziata con una premessa politica del Sindaco, Stefano Cimicchi il quale ha rammentato la sentenza di annullamento degli atti relativi all'approvazione del progetto esecutivo per la realizzazione del parcheggio di Via Roma del TAR dell'Umbria, in quanto non sarebbe stato predisposto il relativo Piano Attuativo.

A tale riguardo il Sindaco ha affermato: "le nostre procedure al momento della previsione di piano si ritenevano sufficienti, se sono state carenti - e di questo ci assumiamo la totale responsabilità - derivano dal fatto che solo successivamente il Comune ha acquisito la proprietà delle aree. La gara d'appalto è regolare e la Ditta aggiudicataria, frattanto, ha intrapreso appello al Consiglio di Stato per la sospensiva e/o l'annullamento della sentenza del TAR azione che anche il Comune si riserva di intraprendere.

All'Amministrazione Comunale, in primo luogo interessa realizzare l'opera pubblica e la quarta fase della Mobilità Alternativa. Il nostro concetto di vittoria e sconfitta risiede nella difesa dell'interesse pubblico. Talvolta si va sopra le righe rischiando lo stravolgimento della vita e del confronto sociale e politico e allora è necessario da parte di tutti, fare professione di umiltà. Le pratiche oggi all'approvazione del Consiglio Comunale, rappresentano un atto di rispetto del TAR e di quei cittadini che hanno rilevato anomalie procedurali e in questo non c'è nulla di scandaloso. Oggi apriamo una serie di questioni che debbono essere inserite in un contesto globale, nei tempi e secondo una gestione dinamica e non globalizzata.

Deve esserci la consapevolezza di avere di fronte problemi complessi e che non si deve sbagliare la metodologia scadendo nella rissa. E' questo il ruolo di una maggioranza che governa, e ciò vale tanto a livello nazionale quanto ai livelli decentrati".

Maurizio Conticelli (I Democratici) ha affermato: "Apprezzo la pacatezza dell'intervento del Sindaco. Per la verità il TAR ha annullato tutto, semmai era un atto dovuto valutare il rispetto di un cittadino-Consigliere che ha stimolato tale intervento del Tribunale Amministrativo. Confesso di aver provato gioia interiormente all'atto della decisione del TAR, ma subito dopo ho compiuto una riflessione politica per la ripresa della procedura, auspicando una pausa di riflessione che potesse trasferirsi sul piano politico, un'occasione cioè per avviare un confronto programmatico dell'Amministrazione Comunale sul finire del mandato, l'avvio di una trattativa seria.

Ho apprezzato coloro che mi hanno riconosciuto l'impegno della battaglia. La presentazione del Piano Attuativo da parte dell'Amministrazione è forse una rivalsa contro di me, esso è privo di contenuti in quanto doveva definire il ruolo di questi spazi e le correlazioni fra questi stessi spazi. Non condivido questa impostazione per questo propongo due emendamenti".

Massimo Gambetta (D.S.) ha dichiarato: "Ringrazio il Sindaco per lo stile usato e per il principio da lui sostenuto: una concezione diversa di vittoria e di sconfitta. Ciò che il collega Conticelli sta facendo, come nuovo paladino della contestazione a 360°, è strumentale, in realtà egli non ha vinto nulla. Gli atti oggi all'approvazione del Consiglio Comunale nell'ottica oggettiva dell'acquisizione dell'ex Caserma Piave alla proprietà comunale, ci danno la possibilità di valutare, con un approccio unitario, la complessa tematica della sistemazione dell'accesso alla Città storica, ove troveranno adeguato assetto e funzione, opere essenziali come il parcheggio in Via Roma, la riorganizzazione di Piazza Cahen, il nuovo ruolo attivo del complesso dell'ex Caserma e la piena restituzione di spazi vuoti e pieni alle necessità della collettività.

Su queste cose vorrei far riflettere e su come il livello delle progettazioni realizzate nella nostra città venga assunto ad esempio anche in realtà a noi molto vicine, ad esempio nella città di Viterbo relativamente al sistema dei parcheggi e della Mobilità Alternativa".

Franco Raimondo Barbeballe (SDI) ha affermato: "Era inevitabile che la questione prendesse una piega politica. Il Sindaco ha incentrato la sua presentazione delle pratiche all'esame del Consiglio Comunale su due aspetti fondamentali: 1) il riconoscimento di una carenza amministrativa, ovvero torniamo in Consiglio Comunale e facciamo il Piano Attuativo, 2) la democrazia governata. Sono due aspetti da sottolineare, come un grande segno di democrazia vera, governata e cioè si affrontano i problemi e si va avanti. E' quella politica che invocano le maggioranze che devono governare. Il collega Conticelli si sarebbe aspettato un atto di rispetto nei suoi confronti, si è detto disponibile per una trattativa.

La sua iniziativa, legittima, ha ottenuto un risultato, che però è sbagliato proprio dalla sua ottica. Conticelli fa troppe cose insieme, deve dire se sta nella Margherita o da solo, dobbiamo sapere con chi dobbiamo discutere. Conticelli sta cercando di bloccare procedimenti e decisioni. Non chieda di trattare. E' sbagliata questa posizione politica, non è questo il concetto della democrazia e della politica che intendiamo. Se il collega Conticelli decide di impostare la lotta politica sulle denunce e i ricorsi, non può attendersi trattamenti di favore. Il clima è da tempo invelenito, c'è chi continua a renderlo tale.

Il Piano Attuativo non può essere diverso da come è oggi. E questa è una risposta politica". Fausto Ermini (F.I.) ha detto: "Più che ribattere abbiamo sollevato perplessità, anche politiche, su questo progetto. Non c'è alcun trionfalismo. Evidentemente cresce l'impegno amministrativo e i costi conseguenti, ci chiediamo perché non venga presa in considerazione l'area 'Piave' per la realizzazione dei parcheggi.

Rileviamo l'assenza di motivazioni tecnico/urbanistiche che hanno sconsigliato l'utilizzo dell'area delle caserme per questo fine. Riteniamo tante le perplessità a fronte di poche certezze negative in quanto non si eliminerà il traffico nel Centro Storico, ma al contrario si andrà alla compromissione di ulteriori spazi".

Stanislao Fella (A.N.) ha affermato: "Il giudice amministrativo è il nostro controllore, è una garanzia, pertanto concordo con il fatto che il collega Conticelli ha operato per evitare danni all'Ente. La sentenza appare appropriata, tuttavia non dobbiamo drammatizzare, né focalizzare la discussione sul TAR ed il parcheggio. Discutiamo piuttosto dell'intero Ambito, ovvero il luogo ove viene concentrata una politica di articolazione di cose. Ebbene, riscontriamo che le zone d'ombra aumentano perché non si vede alcuna connessione di questo parcheggio con altre cose dell'ambito come Piazza Cahen, la caserma, l'Albornoz; è cioè la politica programmatica che manca, l'idea che la maggioranza ha dell'Ambito".

Fausto Vergari (D.S.) ha detto: "Come cittadino mi sento tranquillizzato dalle argomentazioni dell'Amministrazione Comunale: il Sindaco e la maggioranza prendono atto della sentenza del TAR, ma si rimettono in moto per soddisfare le attese dei cittadini. Altro aspetto è l'atteggiamento del collega Conticelli - Consigliere prima che cittadino. Gli elettori che votano per la Margherita sono disorientati. Evidentemente serve più chiarezza. Nel merito del progetto sento parlare di impatto ambientale su Via Roma, ma lì sorgeranno strutture ricreative, semmai l'impatto ambientale è molto più imponente oggi".

Stefano Olimpieri (A.N.) ha dichiarato: "Tutti sono legittimati a ricorrere al TAR che è poi l'organismo che sentenzia. Conticelli già in passato affrontò lo questione che però fu respinta in modo arrogante dalla maggioranza, è perciò legittimo da parte di chi sta all'opposizione fare battaglie politiche. Il progetto risulta impattante e quindi non valido in termini di rapporto costi/benefici per i cittadini, infine, sarebbe più utile scindere le varie questioni di Via Roma, Piazza Cahen ed ex Caserma 'Piave'".

Il Sindaco, Stefano Cimicchi in sede di replica, ha affermato: "L'Amministrazione Comunale non avrebbe avuto motivo per ritardare l'avvio di un processo di gestione complesso, pertanto rispettiamo le conclusioni del TAR e le attese dei cittadini, assumendoci le responsabilità fino in fondo, ma andando avanti poiché questa tematica è all'esame della cittadinanza da almeno venti anni, oggi l'unica novità è il futuro della Caserma che, semmai, aumenta il carico di ruolo e di significato del Centro Storico. In questo non si può dire che l'Amministrazione Comunale non ha le idee chiare: gli ambiti dovranno essere studiati, la Caserma dovrà interloquire con l'esterno, pensiamo ad una progettazione incentrata sulla reversibilità, realizzando una struttura complessa, polivalente caratterizzata da interventi di riqualificazione e microchirurgia architettonica. Sull'Albornoz, ove doveva operare la Soprintendenza, rimandiamo la progettazione perché serve serenità nel confronto con tutti gli interlocutori.

A Conticelli rispondo che è un ulteriore errore politico ipotizzare nuovi rinvii e pause di riflessione che, peraltro, si perpetuano da un ventennio; contrattare è un modo poco onesto intellettualmente, la battaglia politica è sulle cose! Il Sindaco ha, tra le varie prerogative, quella di dovere rispetto a tutti gli elettori. Perciò in sede amministrativa si governa e si fanno le cose".

Roberto Meffi, (Lista "Insieme per Orvieto) dichiarando il voto favorevole, ha affermato: "Intendo tranquillizzare i diversi interlocutori per la presenza ad Orvieto della Margherita pienamente collocata all'interno del centro-sinistra. Altri atteggiamenti sono attribuibili ad iniziative personali. Quanto alla materia in approvazione al Consiglio Comunale ritengo che l'Amministrazione ha riconosciuto la carenza di procedura rilevata dal TAR, ma riposizionando la procedura nei termini corretti, ha giustamente riaffermato la validità di un'opera considerata strategica e fondamentale. L'Amministrazione Comunale, per il senso di responsabilità che la contraddistingue si è attivata presso il Consiglio di Stato".

Franco Raimondo Barbabella (SDI) ha dichiarato il voto favorevole del suo gruppo, sostenendo: "Siamo favorevoli per il forte significato politico che apre il confronto sulle possibilità future. Il Sindaco ha anticipato elementi interessanti e stimolanti anche sotto il profilo culturale come l'introduzione di elementi di modernità, e questo è un tema sul quale è auspicabile un dibattito sereno. Noto che, per la piega che ha preso il dibattito, non si può discutere più a fondo. Auspico, pertanto, la ripresa di una discussione politica in questa città, con una minoranza all'altezza del confronto e delle aspettative, anche culturali, che richiedono un ampliamento degli orizzonti di riflessione ed elaborazione. Siamo aperti al confronto! Discutiamo, ad esempio, di come introduciamo la modernità! Accettiamo le sfide di questo momento storico irripetibile per la nostra città, siamo favorevoli su ciò che di moderno valorizza l'antico, discutiamone ad altissimo livello. Quanto agli aspetti politici, discutiamo con la Margherita".

Stanislao Fella (A.N.) ha dichiarato il voto contrario affermando: "Condivido l'invito del collega Barbabella, è paradossale però che sembri un dialogo fra sordi. Discutiamo, ma in realtà non si discute abbastanza. La maggioranza dovrebbe fare ammendo della sua momentanea incapacità di realizzare idee, quanto alla minoranza rivendichiamo il nostro senso di responsabilità nell'incertezza amministrativa".

Bruno Materazzo (D.S.) ha anticipato il voto favorevole soffermandosi sulle caratteristiche del Piano Attuativo proposto all'approvazione del Consiglio Comunale "tutte improntate all'innalzamento della qualità della vita nel Centro Storico"i ed ha evidenziato "molte argomentazioni strumentali, risibili e squalificanti da parte della minoranza, per ritardare l'approvazione e la realizzazione del progetto".

Guido Alberto Taddei (I Popolari) ha annunciato l'astensione rilevando "l'acredine per un Consigliere che ha sollevato un problema intempestivo rispetto all'acquisizione dell'ex Caserma da parte del Comune di Orvieto".