Fabbriche di Armi sempre aperte! Ecco perché sono strategiche

Sto spegnendomi in questo letto, freddo, di terapia intensiva; e malgrado il grande flusso di ossigeno che mi uragana nei polmoni, sto soffocando. Nell'agonia sento che due infermieri parlano di un decreto del Presidente del Consiglio sulle chiusure degli impianti industriali, e commentano la notizia che le fabbriche di armi devono procedere con la loro usuale produzione, sono un comparto strategico italiano. Sono imbarazzati, non capiscono cosa centri con il contagio generale. Ma io sì, ho capito; ho capito il perché è strategico, oggi, fare pistole mitra ecc.

Ed allora mi rivolgo alla mia silenziosa e non più misteriosa vicina che è da un po' che mi stringe una spalla: è velata da un leggerissimo, quasi trasparente, scialle indaco che si confonde con la buia profondità delle sue orbite, gelide ma luccicanti sullo sfondo di un umore ferrigno. Vieni con leggerezza, comare mia, le chiedo, non svegliarmi dal sonno che forse è sogno, accostati al mio orecchio con le tue labbra che sanno di sale e latte materno per sussurrarmi di non aver paura del presago tremore che già anima le mie mani e le mie palpebre, queste serrate strette strette per non vedere più il tuo esile volto, mia secca comare.

E per non vedere che nella tua ossuta ed adunca mano stringi con delicatezza, oltre a quel lungo falcetto, una lucida, color del sangue, funebre ma affascinante e ipnotizzante Beretta APX appoggiata con la canna sul mio petto, a sinistra. Con grande leggerezza, il tuo indice deve fare adesso il suo mestiere, e il fondello della cartuccia Full Metal Jacket si unirà in rapido amplesso col percussore e un vento leggero, ma secco, spingerà una piccola ogiva di piombo in questo mio piccolo cuore della cui energia ormai non c'è più bisogno, se non per farmi ancora soffrire. Ecco, adesso ho ben compreso perché è giusto che le fabbriche d'armi non chiudano i loro battenti, anzi continuino il loro strategico ruolo di portatori di Misericordia e di Colpo di Grazia per alleviare le pene di un Mondo infetto e inetto.