Le scarpe

Voglio feticizzare tutte le estremità
le punte dei capelli, le punte dei piedi
che ho appena tagliato con ostentata
disinvoltura, fischiettando come un lontano
ieri quando non avevo pensieri come
questi stravolti pensieri ieri di oggi
oggi, oggi che io credo che sarò felice
solo se avrò fiducia nelle mie scarpe
senza finzioni e senza ipocrisie
o forse magari sì, magari no,
magari forse. Voglio feticizzare
tutto, anche la donna che ha
sotto gli occhi quelle borse
piene di pianti da piangere
e nulla può essere stato
frutto di coincidenza.
Ho troppo coscienza della mia
follia e del fragile diventare
antiche, che hanno le prostitute.
Mi resta soltanto da capire,
ora oppure ora, perché ci siamo
uccisi scivolando lentamente
lungo le pareti del sogno.