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Vento e foglia

lunedì 30 marzo 2020
di Fausto Cerulli
Vento e foglia

E se tu devi venire, come per tutti è in sorte,
vieni con leggerezza, e non svegliarmi
dal sonno che, solo, mi dà quiete, e accostati
al mio letto con le tue labbra che sanno e
di miele e di fiele, e bacia la mia fronte che
già è cosparsa dal sudore del presagio
e non lasciarti  ingannare dal tremito
che scuote le mie membra: io sto sempre
nel sonno, nel sonno che dice la mia attesa.
Io non voglio aprire i miei occhi per vedere
il tuo volto: voglio immaginarti , vieni tu
silenziosa con leggerezza, e stacca dal suo ramo
questa fragile mia vita, come una foglia
che ingiallisce, e portala con te, e
tu a me sia un vento leggero, come
la carezza di mia madre quando placava le
mie ansie fanciulle.