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Pineta

lunedì 20 gennaio 2020
di Fausto Cerulli
Pineta

Lei sola possiede la passione della sua voglia
che un tempo fu innocente a me che cercavo
sulla sabbia di Castelfusano almeno l’orma
lasciata dal corpo di lei prima che sparisse
sul mare tranquillo o nella pineta dove solo
le folaghe. Ma lei già allora era la mai sazia
e faceva l’amore con le sue dita affusolate
e molti anelli ad affrettare il suo primo
orgasmo, e contemplava il proprio corpo
nell’atto dell’inarcarsi prima lento, poi
quasi in una violenta crisi di amorosa
epilessia, e quando mi vide vederla
posò una mano di nuovo timida a
coprire il suo pube. Ma aveva ancora
lo sguardo di fanciulla bella nella
sua assenza di pudore. E dalla pineta
veniva, strano a sentirsi, un suono
di nacchere.