opinioni

Piazza Navona

lunedì 20 gennaio 2020
di Fausto Cerulli
Piazza Navona

Lei, usando forse qualche sortilegio
che le deriva dal suo saper essere
vagabonda nei prati rimasti ancora
intatti di una Roma stranita di biechi
palazzi umbertini, lei ha magicamente
inventato - oro nel crogiuolo delle mani
che lei mantiene eleganti nel voluto
disordine delle vesti - una chiave
per fare ingesso nei molti troppo
indifesi vestiboli dove da sempre
mi convivo. Credo che in lei sia
stata febbrile la sorpresa, aspra
e borghesemente critica, vedendo,
lei ad altro cieca, la mancanza
di qualsiasi ordine, e libri scomposti
per essere stati troppo spesso letti
con presunzione, qualche sedia
immobile immutabile legno,
una foto di mia madre, qualche
slip gettato a caso. E penso che lei
abbia allora gettato la chiave
nel piombo del Tevere, incurante
della solitudine che mi lasciava
avendo io ucciso i miei angeli
custodi, resuscitati ora dalla pietà
del sole su Piazza Navona.