opinioni

Proust

sabato 14 settembre 2019
di Fausto Cerulli
Proust

E di te io ricordo soltanto quella mano
nel gesto del saluto, e quell’amaro
sapore dell’ultimo bacio rubato al tempo
che adesso invano cerco, amico Proust,
e non fui io a sapere che eri viva , ma
la tua vita futura a sapere che ero
restato, frammenti di anima, nella
sapiente dimenticanza, ché da folle
sarebbe stato gustare antica voglia,
consumata in quel saluto quando
un sole pallido riflesse il cristallo
incastonato nell’anello che ricordo
sulla tua mano e quel riflesso
guidò il mio sguardo inutile verso
il sole: che si fece di fuoco e
che mi rese cieco.