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Conchiglie

venerdì 28 giugno 2019
di Fausto Cerulli
Conchiglie

Mi dicevi tu voce morbida tu
occhi lucidi ma non di qualche
pianto, tu mi dicevi qualcosa
delle stelle, forse volevi che
io non pensassi troppo
ai giorni che volavano
sfere di orologio puntuali
e allora per chi la tua nuca
nuda sotto la treccia per chi
la luna per chi il vento per chi
il tuo seno fanciullo e la
curva dei tuoi fianchi e  il
volteggio della danza cara
alle Ninfe, e dunque oceano
nei tuo occhi, e spiaggia
la tua schiena e improvvisa
la deriva a scoprire,sì,
come in un sogno flebile
le maculate  conchiglie di una morte
qualsiasi a sciogliere le ore.