opinioni

Ode a San Carlo

giovedì 18 aprile 2019
di Fausto Cerulli
Ode a San Carlo

Canto un uomo dal volto segnato
da malizia e calvizie, ironico
con se stesso prima assai
che con gli altri, malizioso
e sornione, apparso quasi
dal nulla e assiso a guisa
di re, su un trona suonante
tra denaro contante, e sempre
cantante la gioia di un incasso
quasi furtivo, e lui prega un cliente
di essere assente
in cambio di un pugno di dollari
che profumano di miseri
euro, lui che vuole restare
solo tra tante donne straniere
gentili, e ginseng venduti
con assenza di sconto
ad un cliente poco, davvero
poco importante, sotto
lo sguardo di legno
di piccoli gufi e di giraffe
imponenti.