opinioni
Vene azzurre
martedì 16 aprile 2019
di Fausto Cerulli
Lei, proprio lei che sapeva il nome di tutti i fiori
e pronunciava con la dolcezza di un sospiro
solo il nome del glicine, sì, quel delicato
glicine che si abbarbica alle mura indifese,
e lei aspettava qualche autunno, lei
che per me era una tiepida primavera,
e se lei aspettava la morte del glicine
tanto amato, già qualche presagio
aspro le percorreva le vene, le molto
azzurre vene, ma allora perché lei
non aveva parole per dirmi che lei
mi avrebbe lasciato, e di lei ora
rammento il suo silenzio sapiente.
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