opinioni

Il porto

domenica 14 aprile 2019
di Fausto Cerulli
Il porto

Se il gioco ambiguo dei compromessi del singhiozzo
finisce a carte sparigliate da una giovane morte, io
non posso barare, gli occhi si frantumano di luci
e la voce non ha voce se non per le parole sgomentate
dai silenzi: ora l’urlante di Much  non vuole sentirsi urlo.
non vuole ascoltare la nenia insonnolita, la ninna nanna
che fa addormentare i morti per acqua a poche miglia
dall' approdo. Avviso ai naviganti, alta marea,
è tempo di salpare, salvo il parere inopportuno
degli scogli tra Ceuta e i remiganti insani
dove Ercole poneva i suoi confini.