Il busto di Papa Bonifacio

Pier Paolo, nella nostra lunga costumanza
di affetti, se vi comunanza tra te poeta
e me che scavo a fatica negli abissi
del non esserlo, tu mi avevi taciuto
nel sempre del non voler saper dire,
delle serate tue con Pina Klac, la tenera
violinista con cui scopristi Bach
e la sua musica posseduta da Dio,
e delle notti lunghe di Casarsa
e luci e suoni delle bombe, e
voi magiche ombre di ombre
prima e dopo del giusto tempo.
E se non fu amore il vostro,
che tu vuoi credere amicizia,
perché non mi hai parlato di lei
nelle nostre passeggiate serali
per le vie allora umili di Orvieto
ricamata nelle discese che allora
sembravano discese in qualche
regno infero,o nel  nostro andare,
il busto di Papa Bonifacio. Il tuo
tacermi questo amore estraneo
al tuo amare, fu forse pudore.
Ed ora, Pier Paolo, io non ricordo
chi di noi la morte raccolse.