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Un trono rosso

lunedì 19 novembre 2018
di Fausto Cerulli
Un trono rosso

Si sta nella vertigine, ambisco
troni insanguinati,serpeggio
tra le crepe, ammutolisco
di troppe parole, mi accantono
nel dove senza il quando,
piagnucolo miserie calcolate
al centimetro, io sono Elia,
Isacco, il fratello minore
di Giuseppe, vorrei essere
portato in cielo sopra
un carro infuocato.
A me sono Profeta, mi attende
una gloria stantia, rabbrividisco
come una foglia secca,
calpestata dalla mano
sinistra di Dio.