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Giuda

lunedì 12 novembre 2018
di Fausto Cerulli
Giuda

Dentro questa alba disadorna
penso alla tua casta nudità
che fu compagna a questa
mia notte insonne nel vegliare
la tua candida pelle, le tue
labbra dischiuse in qualche
sogno, come pregassi,
i tuoi capelli sciolti
sul cuscino. Avrei voluto
penetrare, ladro furtivo,
nella tua mente, catturare
i tuoi pensieri, perché
i pensieri del sogno
sempre dicono il vero
nella falsa incoscienza.
Ma qualcosa frenava
la mia mente, forse la paura
di violare i tuoi nascosti
segreti. la paura che
nel sonno tu sognassi
altre albe diverse,altri
voli di rondini, altri baci,
e mi tradissi, mio Giuda
di amore.