opinioni

Selvaggina

domenica 9 settembre 2018
di Fausto Cerulli
Selvaggina

Io non voglio credere nella mia morte,
di quella altrui non posso curarmi,
e se dovessi bere la cucita fatale,
sarei utile solo a colui che da sempre
apologizza la morte di Socrate,
ed al morituro fa dire che l’uomo
deve essere euelpidas pros ton
tanaton, come un cristiano
feroce. Io penso al peso
degli anni e vorrei che altri
mi sollevasse da quel peso
facendolo suo, lottando
guerre impossibili, sognando
amori indecifrati, percorrendo
le strade della angusta miseria.
Io credo che la mia morte non
servirebbe a nessuno, e
questo pensiero mi reca
orrenda soddisfazione.
E in questo trovo giusto
alibi al mio comunque
voler restare, io solo
vivo, in questo mondo
di condannati a morire.
E non conosco egoismo
migliore.